FERRARI 330 P4 LE MANS'67

Jouef Evolution 1:18

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    FERRARI 330 P4 BERLINETTA N21 2nd 24h LE MANS 1967
    Drivers: SCARFIOTTI - PARKES
    1:18 JOUEF EVOLUTION

    Year/Anno : 1967
    Color : Red/Rosso
    My rating/Mio Voto : 81/100
    Value for Money/Rapporto qualità prezzo : 84/100
    Original price/Prezzo : Lire 40.000(About 21 Euro) (1995)
    Materiale: Diecast

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    La 330 P4 è un prototipo da competizione, che Ferrari schierò nel Campionato mondiale sportprototipi nella stagione 1967.
    La stagione 1966 fu dominata dalla Ford GT40, e per l'anno successivo la Ferrari decise di riprogettare la P3. La nuova vettura, che venne denominata 330 P4, presentava numerose modifiche, fra cui la potenza che passò da 420 a 450 CV. L'esordio avvenne alla 24 Ore di Daytona, dove la P4 arrivò al secondo posto. Il primo e terzo posto furono anch'essi conquistati da vetture Ferrari, rispettivamente da una P3/4 e da una 412 P. Alla 24 Ore di Le Mans non riuscì a imporsi, piazzandosi al secondo e terzo posto dietro ad una GT40. L'altra vittoria della stagione fu la 1000 km di Monza. All'ultima gara del campionato, la BOAC International 500, il titolo costruttori era conteso tra la Ferrari con le 330 P4 e le 412 P, e la Porsche con la 908. In occasione di questa corsa, la Ferrari trasformò una delle P4, quella con numero di telaio 0858, in barchetta, asportandone il tettuccio e diminuendo quindi il peso di circa 40 kg. La vettura arrivò al secondo posto, permettendo alla Ferrari di vincere il campionato costruttori. Nel 1968 il regolamento cambiò, imponendo il limite di cilindrata a 3000 cm³ e impedendo alla P4 di continuare a gareggiare nel campionato mondiale. Totalmente furono prodotte tre 330 P4, con numero di telaio 0856, 0858 e 0860. Due di queste, la 0858 e la 0860, a fine stagione furono modificate profondamente per adattarle al campionato CanAm, diventando la 350 Can Am. L'unica Ferrari 330 P4 rimasta ad oggi in condizioni originali è quella con numero di telaio 0856.
    Il telaio era un traliccio in tubi di acciaio su cui erano rivettate piastre in alluminio, questa tecnica era stata sviluppata in Formula 1 con lo scopo di aumentare la rigidità della vettura, senza compromettere la leggerezza. La cilindrata del motore rimase invariata rispetto alla P3, ma le valvole passarono da due a tre per cilindro, due di aspirazione e una di scarico. La potenza erogata era di 450 CV. Il cambio, in blocco col motore, era stato progettato dalla Ferrari stessa, al contrario della P3 che ne montava uno prodotto dalla Zf. Le sospensioni erano a quadrilaterali deformabili con ammortizzatori telescopici. Sebbene il passo fosse lo stesso della P3, gli ingombri esterni aumentarono. La P4 venne prodotta in carrozzeria berlinetta, due vennero in seguito trasformate in barchetta. Il peso complessivo passò dai 720 kg della P3 a 792 kg. Le due vetture impiegate nel campionato Can Am, oltre all'asportazione del tetto, erano state affinate a livello di carrozzeria per aumentare l'efficienza aerodinamica e avevano la cilindrata del motore portata a 4200 cm³; la denominazione ufficiale di questa P4 modificata fu "350 Can-Am".
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    The Ferrari P series were sports prototype racing cars produced in the 1960s and early 1970s.

    Although Enzo Ferrari resisted the move even with Cooper dominating F1, Ferrari began producing mid-engined racing cars in 1960 with the Ferrari Dino-V6-engine Formula Two 156, which would be turned into the Formula One-winner of 1961.
    Sports car racers followed in 1963. Although these cars shared their numerical designations (based on engine displacement) with road models, they were almost entirely dissimilar. The first Ferrari mid-engine in a road car did not arrive until the 1967 Dino, and it was 1971 before a Ferrari 12-cylinder engine was placed behind a road-going driver in the 365 GT4 BB.
    1967 was a banner year for the Enzo Ferrari motor company, as it saw the production of the mid-engined 330 P4, a renowned V12 endurance car meant to replace the previous year's P3. Only four Ferrari P4-engined cars were ever made: one P3/4 and three 330 P4s. Their three-valve cylinder head was modeled after those of Italian Grand Prix-winning Formula One cars. To this was added the same fuel injection system from the P3 for an output of up to 450 hp (335 kW).

    The P3 won the 1000 km Monza in 1966, and the P4 won the same race in 1967. The P3/4, one of the P4s, and one 412 P electrified the racing world when they crossed the finish line together (in first 0846, second 0856, and third place 0844) in the 1967 24 Hours of Daytona, for a photo finish to counter Ford's photo of the Ford GT40 Mk.II crossing the finish line together First, Second, and Third at the 1966 24 Hours of Le Mans.



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    Mi piace la particolarità del cofano asportabile.
     
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