ALFA ROMEO 33/2 LE MANS'68

Spark 1:18

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    ALFA ROMEO 33/2 24h LE MANS 1968 - I.Giunti N.Galli
    1/18 SPARK (Code:18S129)

    Year/Anno : 1968
    Color/Colore : Livrea Rossa/ Red
    My rating /Mio Voto : 88/100
    Original price/Prezzo(2017) : €uro 130
    Materiale: Die-cast

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    L'Alfa Romeo Tipo 33 è un'autovettura da competizione prodotta dall'Alfa Romeo dal 1967 al 1977. Ha partecipato principalmente al campionato del mondo sportprototipi, al campionato CanAm e alle cronoscalate. Nel 1967, dal modello strettamente da competizione, sono stati derivati alcuni esemplari omologati per la circolazione su strada che sono stati chiamati Alfa Romeo 33 Stradale. La Tipo 33 e le sue derivate si imposero in due edizioni del campionato del mondo sportprototipi (1975 e 1977). Nell'edizione del 1977 l'Alfa Romeo vinse tutte le gare in calendario nella propria categoria, mentre in quella del 1975 si impose nella graduatoria assoluta.
    La casa del Portello aveva deciso di sospendere la sua partecipazione alle competizioni automobilistiche nel 1951, ritirandosi da vincitrice del campionato di Formula 1 conquistato con la 159. Per ricominciare la sua attività sportiva non scelse però le categorie di competizioni a ruote scoperte bensì decise di avvicinarsi a quelle destinate alle ruote coperte che in quel periodo riscuotevano molto successo di pubblico con il campionato mondiale sportprototipi e in parte anche con le competizioni di cronoscalata il cui punto massimo era il Campionato europeo della montagna. Per far questo però è necessaria una vettura sviluppata appositamente, una Sport-Prototipo, divesa dalle TZ.

    Per volontà dell'allora presidente dell'Alfa Romeo Giuseppe Luraghi partì nell'autunno del 1964 il progetto 105.33, dove 105 è il codice di progetto delle Alfa Romeo Giulia e derivate e 33 e il numero scelto personalmente dal presidente per meglio distinguere i nuovi prototipi.

    Così nella primavera del 1965 arriva all'Autodelta, ancora nella sede di Udine, il primo esemplare di Tipo 33, progettato in Alfa Romeo. Questo nuovo prototipo ha un telaio di ispirazione aeronautica, la cui struttura centrale è formata da grandi tubi in Peraluman disposti ad H asimmetrica, che comprendono i serbatoi di benzina. Il telaio viene completato da una gabbia in lega leggera di magnesio che sostiene le sospensioni anteriori, i radiatori, lo sterzo e la pedaliera, mentre un elemento scatolato in lamiera sostiene le sospensioni posteriori e il gruppo motore-cambio montato longitudinalmente in posizione posteriore centrale. Questo primo prototipo utilizzava il motore a 4 cilindri da 1.570 cm³ già montato dalla TZ2. Questa prima versione fu perfezionata dall'Autodelta, che sviluppò un nuovo propulsore da 1.995 cm³, 8 cilindri a V di 90° che erogava una potenza di 273 CV (201 kW) a 9.600 giri/min. Questo v8 derivava da quello già realizzato da Carlo Chiti ai tempi dell'ATS. IL cambio era a 6 marce più retromarcia. Questo telaio venne "vestito" da una leggerissima carrozzeria (soli 55 Kg) in resina sintetica e fibra di vetro, contenendo il peso totale in poco più dei 600 kg, fissati come peso minimo dal regolamento sportivo. Il primo esemplare definitivo, dotato di motore v8, fu prodotto nel 1965 e testato a fondo anche sulla pista di Balocco.

    La vettura debuttò nelle competizioni in una cronoscalata a Fléron, in Belgio vicino Liegi, il 12 marzo 1967 con una vittoria di Teodoro Zeccoli, capocollaudatore Autodelta. Questa versione è chiamata "Fléron", a ricordo della prima vittoria, o anche "Periscopica" per il caratteristico cassoncino di aspirazione dell'aria.[5] Sempre nel 1967 con Nanni Galli che stabilisce il nuovo record della corsa arriva la vittoria nella cronoscalata Palermo-Monte Pellegrino. Nel 1967 la vettura partecipò, con poco successo, anche al Campionato del Mondo Sport Prototipi, dove esordì con un ritiro alla 12 Ore di Sebring e conquistò come miglior risultato il quinto posto con Zeccoli e Roberto Bussinello nella classica 1000 km del Nürburgring.

    Dell'automobile sono stati prodotti in seguito altre 5 versioni, 33/2, 33/3, T33/4, 33TT12, e 33SC12. Oltre alle versioni principali, del modello periscopio è stato anche creato un esemplare dotato di coda lunga denominato Mugello Spider.
    Nel 1968 il Reparto Corse Alfa Romeo progettò e costruì l'evoluzione della vettura che venne carrozzata da Franco Scaglione. Alla 24 Ore di Daytona, nella gara dominata dalle Porsche 907 da 2,2 litri, conquistarono il primo posto nella loro classe, precedendo altre due vetture gemelle. L'arrivo in parata delle tre vetture, seguendo in questo l'esempio della Ferrari 330 P l'anno precedente, fece sì che la "33" venisse riconosciuta da quel momento anche con il nomignolo di "Daytona".

    La vittoria di classe si ripeté anche alla Targa Florio con le prime due posizioni conquistate con Ignazio Giunti - "Nanni" Galli e Lucien Bianchi - Mario Casoni. Questa vittoria valse un secondo e terzo posto assoluto alle spalle della Porsche 907 2.2 di Vic Elford - Claudio Maglioli vincitrice assoluta anche in questo caso. La 33/2 arrivata terza era un esemplare speciale con il corpo vettura scoperto e alleggerito.

    Galli e Giunti vinsero la loro classe alla 1000 km del Nürburgring (e il quinto posto assoluto) mentre la nuova versione con cilindrata aumentata a 2.500 cm³ con Schütz e Bianchi conquistò il quarto posto nella classe 3 litri, arrivando però alle spalle della "33" di cilindrata inferiore. La versione V8 da 2.500 cm³ di cilindrata erogava 320 CV (235 kW) di potenza a 8.800 giri/min.

    Un ulteriore arrivo in parata si vide alla 24 Ore di Le Mans 1968 con 3 vetture condotte da Nanni Galli - Ignazio Giunti, Carlo Facetti - Spartaco Dini e Mario Casoni - Giampiero Biscaldi piazzate al quarto, quinto e sesto posto assoluti, che valsero la conquista del podio completo della propria classe.

    Peraltro durante la stagione del Campionato Mondiale Sport Prototipi le vetture dominanti furono quelle della Ford con la GT40 e della Porsche (con i modelli 907 e 908) che erano dotate di motori più potenti e con cilindrata superiore. Al termine della stagione, grazie anche ai punti conquistati da team privati, l'Alfa Romeo conquistò in ogni caso il terzo posto nella classifica costruttori alle spalle appunto di Ford e Porsche.

    MODELLI CORRELATI:
    ALFA 33/2 DAYTONA --> https://jordanscars.forumfree.it/?t=70080599

    Edited by xJORDANx - 10/2/2018, 17:02
     
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