AUDI SPORT QUATTRO

Norev 1:18

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    AUDI SPORT QUATTRO STRADALE
    1/18 NOREV(188315)

    Year/Anno : 1985
    Color : Nero / Black
    My rating/Mio Voto : 84/100
    Materiale: Diecast senza apertura (no opening parts)

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    L'Audi Sport quattro è una autovettura sportiva costruita dalla casa automobilistica tedesca Audi, prodotta in 224 esemplari stradali al fine di omologarne la variante da competizione secondo le norme FIA Gruppo B da utilizzare nel Campionato del mondo rally, in cui ha gareggiato dal 1984 al 1986.

    Nella prima metà degli anni ottanta l'Audi era impegnata con successo nel Mondiale Rally Gruppo B, schierando per prima delle vetture dotate di trazione integrale aveva rivoluzionato questa categoria dell'automobilismo, diventando in breve tempo il punto di riferimento a livello tecnico. Tuttavia nel 1984 la Peugeot fece il suo ingresso nel Mondiale Rally con la propria 205 Turbo 16, frutto di un progetto di nuova concezione, si trattava di una vettura a motore centrale, trazione integrale e telaio realizzato appositamente per le competizioni, soluzioni tecniche ancora più competitive, subito riprese anche da altri costruttori. L'Audi invece disponeva di una vettura che per quanto evoluta e sviluppata derivava da un telaio in acciaio di una normale vettura stradale con motore anteriore, la casa tedesca per limitare il divario tecnico, decise allora di progettare una versione a passo accorciato di 32 cm della propria coupé per permettere una migliore guidabilità nei tortuosi percorsi dei rally, in base al regolamento tecnico di allora, era necessario produrre almeno 200 esemplari omologati per uso stradale per ottenere poi l'omologazione anche della versione da competizione. L'Audi realizzò quindi 224 esemplari stradali di Sport quattro, parallelamente ne sviluppò varie versioni da corsa sempre più evolute: la Sport quattro S1, la Sport quattro S1 E2 e la Sport quattro S1 E2 Pikes Peak.
    Uno dei punti deboli della precedente Audi quattro da rally era l'agilità, essenziale in questa disciplina dell'automobilismo, la vettura era caratterizzata da un passo relativamente lungo e da un consistente sbalzo anteriore, per far fronte a questi problemi, il precedente telaio venne tagliato fra il montante centrale e l'asse posteriore, realizzando così una vettura dal passo accorciato di 320 mm, per omologare nei rally questo nuovo telaio rivisto, la casa tedesca dovette produrre una nuova vettura stradale: la Sport quattro.
    Come il precedente modello da cui deriva, quest'auto è sempre spinta da un motore 5 cilindri in linea, ma con una cilindrata leggermente inferiore, ridotta da 2.144 cm³ a 2.133 cm³, un accorgimento per rientrare in una classe di peso minimo inferiore del Gruppo B. Questo propulsore collocato all'avantreno in posizione longitudinale, ha testata e blocco motore realizzati in lega leggera di alluminio, la distribuzione è a doppio albero a camme, 4 valvole per cilindro, iniezione elettronica Bosch, è sovralimentato con un turbocompressore KKK, sviluppa una potenza massima di 306 CV a 6.700 giri al minuto, mentre la coppia motrice raggiunge un picco di 370 N·m a 3.700 giri/min.
    La carrozzeria era realizzata dalla ditta Baur, utilizzando per i pannelli materiali compositi tranne che per le portiere in acciaio; a livello estetico la diminuzione del passo accentua le dimensioni dello sbalzo anteriore, meno proporzionato rispetto alla quattro, anche il parabrezza è meno inclinato, il frontale è contraddistinto da numerose prese d'aria per migliorare il raffreddamento termico della meccanica; al posteriore è collocato uno spoiler e i fanali sono bruniti.

    La vettura dispone di trazione integrale con 3 differenziali di cui il centrale e il posteriore sono bloccabili, cambio manuale a 5 rapporti, cerchi in lega da 15" di diametro, freni a disco autoventilati da 280 mm di diametro con pinze freno a 4 postoncini più ABS, il peso totale è di 1298 kg. Le prestazioni sono le seguenti: accelera da 0 a 100 km/h in 4,8 secondi e raggiunge una velocità massima di 250 km/h. Venduta a facoltosi clienti selezionati, aveva un prezzo di listino elevato, all'epoca circa 180 milioni di lire.

    La Sport quattro viene utilizzata per la prima volta in gara al Tour de Corse, quinta prova del campionato mondiale rally del 1984, guidata da Walter Röhrl, non termina la corsa per problemi al motore. La vettura viene utilizzata sporadicamente, affiancando nelle restanti prove la collaudata Audi quattro A2 (che per la squadra Audi resta la vettura di punta per la stagione 1984), viene gradualmente sviluppata, subisce alcuni ritiri per problemi tecnici ma ottiene la prima vittoria al Rally della Costa d'Avorio 1984 pilotata da Stig Blomqvist, prova valida solo per la classifica piloti. L'Audi vince il titolo costruttori 1984, tutti i punti conquistati sono stati conseguiti per mezzo della quattro A2, il titolo piloti va al proprio alfiere Blomqvist, che supera il compagno di squadra Hannu Mikkola, grazie anche ad una vittoria ottenuta con la Sport quattro.

    Nel 1985 è la vettura ufficiale del team Audi, migliorata nell'affidabilità ma soffre la concorrenza della più competitiva Peugeot 205 T16, ottenendo diversi podi ma nessuna vittoria, per recuperare competitività, la squadra Audi fa debuttare al rally 1000 Laghi di Finlandia, la Sport quattro S1, una versione evoluzione, con la quale poi Walter Röhrl vinse la successiva prova del Rally di Sanremo fu un po' il canto del cigno della casa tedesca nel mondiale rally. A metà stagione del campionato del mondo rally 1986, in seguito a dei drammatici incidenti che coinvolsero dei piloti e degli spettatori nei rally in Portogallo e in Corsica, fa FIA annuncia la soppressione del Gruppo B a partire dal 1987, la squadra Audi decide di ritirarsi subito senza concludere il campionato. Diverse vetture dismesse dal team ufficiale, furono acquistate da squadre private per gareggiare nei campionati Rally-Cross e in Cronoscalate.

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