BMW M3 E30 EVOLUTION CECOTTO

Autoart 1:18

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    BMW M3 E30 EVOLUTION CECOTTO EDITION 3 SERIES
    1/18 AUTOART (70566)

    Year/Anno : 1989
    Color : Red / Rosso
    My rating/Mio Voto : 89/100
    Original price/Prezzo medio(2015) : 100 €uro
    Materiale: Die-cast

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    La M3 è una serie di autovetture prodotte dalla BMW dal 1986: con questa sigla viene identificata la versione sportiva della Serie 3.
    A metà degli anni ottanta la BMW gareggiava nel DTM e in altri campionati turismo con la BMW 635 CSi, il pilota Volker Strycek alla guida di questa vettura vinse il titolo 1984, anno inaugurale del DTM[1], ma nelle due stagioni il titolo andò alla Volvo e poi alla Rover. La BMW per recuperare competitività, decise anche sulla scia di quanto fatto in precedenza dalla Mercedes-Benz (con la 190 E 2.3-16 del 1983) di produrre una versione stradale della serie 3 E30 rivista con soluzioni e accorgimenti sportivi rinominata M3, dalla quale sarebbe poi derivata una variante per le corse omologata con specifiche tecniche di Gruppo A.
    Prendendo come base il 2 litri utilizzato in formula 2 i tecnici della Motorsport ne modificarono la testata e la distribuzione, adottando per la prima volta su un modello della Serie 3 la configurazione a 4 valvole per cilindro. Inoltre il propulsore subì una profonda operazione di modifica, volta ad aumentarne la cilindrata.
    Da queste premesse nacque, alla fine del 1986, la prima serie della M3 derivata dalla Serie 3 E30. Presentata al Salone dell'automobile di Francoforte del 1985, la M3 si distingueva nettamente dal resto della gamma della Serie 3: oltre ad una carrozzeria rivista (spoiler, appendici aerodinamiche, grande alettone posteriore, parafanghi allargati, cofano bagagliaio e montante posteriore modificati), la M3 poteva contare su un nuovo motore 4 cilindri in linea 16 valvole di 2.302 cm³ da 195 CV (143 kW) a 6.750 giri/min nella versione catalizzata e da 200 CV in quella priva di catalizzatore. Anche l'impianto frenante (a 4 dischi autoventilati con ABS), sospensioni, cambio e assetto vennero adeguate alle maggiori prestazioni e alla prospettiva di un uso agonistico. La M3 così equipaggiata raggiungeva una velocità massima di 235 km/h, testimoniando il notevole lavoro svolto dalla Motorsport.
    La prima prova su pista fu fissata però solo nella primavera del 1986, presso il circuito del Mugello.

    I tempi di consegna erano molto lunghi ed il prezzo era decisamente elevato, ma giustificato dall'elevata qualità costruttiva e dall'esuberanza del propulsore. Le prime consegne avvennero quindi nel 1987.

    Ma già nel 1988 la M3 subì una profonda rivisitazione meccanica che fece incrementare la potenza massima a 215 CV (158 kW) ed assunse la denominazione di "Evolution" (detta anche "EVO2"). La velocità massima salì a 240 km/h. Altre modifiche che il modello Evolution introdusse, furono le ruote di maggiori dimensioni (16 x 7,5 pollici), il lunotto posteriore e i finestrini laterali più sottili e leggeri, uno splitter anteriore più grande e uno spoiler posteriore supplementare.
    Il 1989 fu l'anno caratterizzato dalle maggiori novità: da una parte fu lanciata la M3 Cabrio (limitata a 783 esemplari), equipaggiata però con l'unità da 200 CV delle prime M3. Con i suoi 228 km/h, la M3 divenne una delle cabriolet di riferimento quanto a prestazioni. Dall'altra parte, alcune esigenze di omologazione della vettura nei campionati internazionali costrinse la Casa bavarese a realizzare una serie limitata (600 esemplari in tutto) denominata M3 Sport Evolution (a volte indicato come "EVO3"), equipaggiata da una versione profondamente rivista del "normale" 2,3 litri della M3 "EVO2", e che in questo caso raggiunse una cilindrata di 2.467 cm³ ed una potenza massima di 238 CV (175 kW) a 7.000 giri/min. I modelli Sport Evolution avevano una griglia del paraurti anteriori ampliata, uno splitter anteriore multi-posizione regolabile e un alettone posteriore più generoso; inoltre i condotti di raffreddamento dei freni furono installati al posto dei fendinebbia.

    La M3 prima serie è stata disponibile solo in versione coupé e cabriolet; non vi fu nessuna M3 con carrozzeria berlina a 4 porte.

    Nel 1992, la M3 E30 fu tolta di produzione, poiché già da due anni era in produzione la Serie 3 E36 ed erano già in fase avanzata i progetti per la realizzazione della nuova M3 su tale base.
    Parallelamente alla versione stradale, fu sviluppata anche la M3 da pista, creata appositamente per gareggiare in Gruppo A, nella categoria Turismo. I regolamenti obbligavano le Case automobilistiche partecipanti a produrre almeno 5.000 esemplari stradali della vettura che intendevano far partecipare. Perciò, della M3 stradale erano previsti inizialmente solo 5.000 esemplari.

    Le M3 preparate per la categoria Turismo raggiungevano potenze massime comprese tra i 300 ed i 360 CV, con punte velocistiche di oltre 280 km/h.
    Nel corso della sua carriera sportiva, la M3 E30 riportò innumerevoli successi in diverse specialità. Già durante la sua prima stagione, il 1987, si aggiudicò tre titoli. In totale conquistò oltre 1.500 vittorie e oltre 50 titoli internazionali. Di questi, i più degni di nota si ebbero nei diversi campionati riservati alle vetture da turismo che si ebbero in quegli anni in diversi Paesi del mondo. Eccoli di seguito:

    Vittorie al DTM: nel 1987 con Eric van de Poele e nel 1989 con Roberto Ravaglia;
    Vittorie al BTCC: nel 1988 con Frank Sytner e nel 1991 con Will Hoy;
    Vittorie al Campionato italiano superturismo: nel 1987 con Michele Di Gioia, nel 1989 con Johnny Cecotto, nel 1990 e nel 1991 con Roberto Ravaglia;
    Vittorie al Campionato del mondo turismo: nel 1987 con Roberto Ravaglia;
    Vittorie all'ETCC: nel 1987 con Winfried Vogt e nel 1988 con Roberto Ravaglia.
    Oltre alla categoria turismo, la M3 E30 venne impiegata anche in ambito rallistico, dove vinse nel 1987 il Rally di Corsica, dopo 14 anni di assenza in questa categoria da parte della casa bavarese.

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