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LAMBORGHINI MIURA P400 SV 1:18 KYOSHO
Year :1972 Color : Silver / Argento My rating : 88 / 100 Original price : € 75 Evaluation: € 130
La Miura è una vettura sportiva prodotta dalla Lamborghini tra il 1966 e il 1973. Al salone di Torino del 1965 La Lamborghini espose un autotelaio in lamiera scatolata denominato TP400 (dalla posizione del motore e dalla sua cilindrata). Vi erano stati installati, con poche modifiche, il motore e le sospensioni che già equipaggiavano la 400 GT. Il progetto era un'iniziativa dei tecnici Gian Paolo Dallara e Paolo Stanzani, i quali, pur consapevoli dell'avversione di Lamborghini per le corse, avevano utilizzato lo schema a motore centrale di alcune automobili da competizione dell'epoca, quali la Ford GT40 o la Ferrari 250 LM. Su queste due vetture il motore era però in posizione longitudinale, mentre quello Lamborghini era montato trasversalmente tra l'abitacolo e l'assale posteriore, soluzione che permise di ridurne considerevolmente l'ingombro. In quel periodo la maggior parte delle Gran Turismo sportive adottavano la configurazione motore anteriore e trazione posteriore. Nuccio Bertone, presente alla rassegna, ne fu affascinato al punto di dichiarare a Lamborghini: “Io sono quello che può fare la scarpa al tuo piede”. Quest’ultimo, anche a fronte del notevole entusiasmo suscitato nella potenziale clientela, si lasciò convincere ad approvare il progetto nonostante il suo scetticismo: “Sarà una buona pubblicità”, dichiarò ai suoi tecnici, “ma non ne venderemo più di 50”. La scelta di Bertone come carrozziere fu determinata anche dal fatto che l’azienda di Grugliasco non aveva rapporti di collaborazione con Ferrari e Maserati, i principali concorrenti di Lamborghini, ma soprattutto dal fallimento alla fine del 1966 della carrozzeria Touring, che aveva disegnato le precedenti 350 e 400 GT. La nuova auto fu disegnata in soli 4 mesi dal giovane stilista Marcello Gandini, da poco divenuto capo disegnatore di Bertone per sostituire Giorgetto Giugiaro che se ne era andato alla Ghia. Ferruccio Lamborghini, che era nato sotto il segno del toro, volle battezzare la vettura ultimata col nome Miura in onore dell'allevatore di tori da combattimento Don Eduardo Miura Fernandez. La Miura fu la prima di una lunga tradizione di auto costruite da Lamborghini e battezzate con nomi ispirati alla tauromachia. Inoltre la sigla del telaio perse la T nonostante la meccanica non avesse subito significative modifiche. Presentata al Salone dell'automobile di Ginevra del 1966, La Miura P400 fu un successo senza precedenti. La vettura lasciò senza fiato tutti i visitatori facendo invecchiare di colpo tutte le supercar dell'epoca e dando l'inizio ad una nuova era nel settore delle automobili sportive. La Miura manifestò alcuni problemi rilevanti dovuti all'innovatività del progetto: la forma aerodinamica del frontale generava portanza all’aumentare della velocità e a seguito dello svuotamento del serbatoio (con conseguente alleggerimento), cosa che la rendeva instabile e poco maneggevole. Per ovviare al problema (che però non fu mai del tutto risolto, fu migliorata l’evacuazione dell’aria dal radiatore (per diminuire la pressione sotto la vettura) ed in alcuni casi fu applicato uno spoiler. La versione definitiva della Miura, la SV (acronimo di SuperVeloce) arrivò nel Marzo del 1971. La potenza aumentò ancora fino a 385 hp (287 kW). La parte posteriore della carrozzeria fu allargata per consentire l’installazione di pneumatici più larghi e i fari anteriori persero le caratteristiche ciglia[11]. La produzione della SV fu di 150 esemplari. L’ultima Miura costruita, una SV bianca consegnata a Luigi Innocenti(figlio dell'inventore della Lambretta), lasciò la catena di montaggio il 15 gennaio 1973. In totale ne vennero prodotte 764. Fu sostituita dalla Countach solo nel 1974. Malgrado l'azienda fosse stata fondata da appena tre anni, la nascita della Miura accreditò la Lamborghini come principale concorrente italiana della allora già affermatissima Ferrari. Per i suoi contenuti, tecnici e stilistici in egual misura, la Miura è considerata una pietra miliare dell'evoluzione delle auto sportive europee. A pochi mesi dalla presentazione, nel maggio 1966, la Miura fu scelta come “Pace Car” all’annuale Gran Premio di Monaco di Formula 1. Nel 2004 la rivista americana Sport Cars International, stilando la classifica Top Sports Cars di tutti i tempi, ha posizionato tre volte la Miura al quarto posto nelle differenti classifiche assoluta, anni ’60 e anni ’70. Nel 2013 una Miura SV ha trionfato nella sua categoria al Pebble Beach Concours d'Elegance. La Miura, ieri come oggi, è sempre stata molto ambita dai VIP di tutte le epoche. A fronte del prezzo richiesto al lancio (7,7 milioni di lire, circa 76.000 Euro al valore del 2012), nel 2014 le quotazioni di mercato variano dai 300.000 Euro richiesti per la P400 fino a 500.000 necessari per una SV. Tuttavia, presso le aste internazionali quattro diverse SV fra il 2010 e il 2013 sono state aggiudicate a prezzi compresi fra 800.000 e 1.300.000 Euro.
Edited by xJORDANx - 29/4/2020, 18:19
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