PEUGEOT 205 GTI

Norev 1:18

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    PEUGEOT 205 1.9 GTI
    1:18 NOREV
    Year/Anno : 1991
    Color : Bianco / White / Blanc
    My rating/Mio Voto : 76/100
    Value for Money/Rapporto qualità prezzo : 79/100
    Prezzo / Original Price: 57 Euro

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    La Peugeot 205 era un'autovettura di segmento B e di media cilindrata, prodotta tra il 1983 ed il 1999 dalla casa francese Peugeot.
    Nel 1977 cominciò il progetto per la sostituta della Peugeot 104, oramai piuttosto anziana (lanciata nel 1972): in quell'anno la situazione economica della Casa di Sochaux era tutt'altro che florida: le ingenti spese sostenute per il lancio della 604, grossa berlina accompagnata peraltro da uno scarso successo commerciale, misero in serie difficoltà la Peugeot, senza contare l'investimento, assieme a Renault e Volvo, per la realizzazione del motore PRV, l'ulteriore realizzazione, sempre con Renault, dei motori Douvrin e l'acquisizione della Citroën avvenuta poco tempo dopo. Intanto erano partite le trattative per l'acquisizione dell'intero Gruppo Chrysler europeo, altra mossa che in seguito si sarebbe rivelata assai azzardata. Occorreva pertanto un modello di amplissima diffusione che sostituisse la 104 e che si imponesse per la sua versatilità, la sua affidabilità e la varietà della sua gamma, nonché per la sua economia di esercizio ed il prezzo competitivo. Le altre direttive dettate dai vertici Peugeot prevedevano un look assai più moderno di quello della 104, un abitacolo molto spazioso rispetto alla concorrenza e migliori doti di comportamento stradale.

    Il progetto, denominato "M24", prevedeva quindi una vettura di dimensioni leggermente più grandi, per favorire abitabilità e capacità di carico, ma che rimanesse ugualmente nel settore delle utilitarie. Il disegno della carrozzeria venne affidato al Centro Stile della Casa francese, ma in collaborazione con Pininfarina. Anche con la nuova utilitaria proseguì il sodalizio con il celeberrimo stilista torinese. Dopo non poche proposte scartate, si arrivò due anni dopo, nel 1979, a quella che poteva essere la vettura quasi definitiva. Si decise di continuare i lavori di affinamento direttamente nel Centro Stile della Casa francese. A questo scopo, sulla base del disegno accettato, si costruì un modello in scala 1:1. Ben presto, il lavoro di una parte dell'equipe di designer si spostò sui disegni relativi all'abitacolo, ed in particolare di plancia e cruscotto. Va detto che il progetto M24 è stato il primo, per la Casa di Sochaux, ad utilizzare la tecnologia informatica del Computer-Aided Design, grazie al quale si potevano ottenere disegni molto più precisi ed in molto meno tempo.
    Nel frattempo, un'altra squadra di progettisti lavorava alla parte meccanica: in particolare il telaio venne progettato secondo direttive che imponevano una costruzione dal peso ridotto e dalle ottime doti di comfort unite a quelle di tenuta di strada.

    Man mano che si andava avanti con il progetto, la versione definitiva appariva sempre più vicina e sempre più moderna ed in grado di porsi ai vertici nella sua categoria, ma nel contempo la situazione economica del Gruppo PSA peggiorava: gli insuccessi della 604, delle Talbot Solara e Tagora furono macigni pesantissimi da sostenere. Occorreva quindi essere sicuri al 100% del successo della nuova vettura e perciò venne imposto anche che la carrozzeria fosse resistente alla corrosione. A tale scopo una gran parte i lamierati della carrozzeria vennero sottoposti a zincatura, mentre alcuni componenti furono realizzati in plastica.

    Il primo prototipo vide la luce nel 1981 e venne sottoposto ad altri lavori di affinamento e modernizzazione di alcuni particolari, tra cui i gruppi ottici anteriori, che da piccoli e incassati divennero più grandi, di forma trapezoidale e a filo con la carrozzeria. Si arrivò a quel punto alla vettura definitiva e da lì si giunse finalmente al controllo di qualità ed ai test della vettura, che venne sottoposta a dei tour de force massacranti, nelle condizioni ambientali ed atmosferiche più estreme, per accertarne la solidità e la resistenza di telaio e carrozzeria. Contemporaneamente vennero testate componenti come le maniglie porta, sottoposte ognuna a cicli di ben 100 000 aperture e chiusure. Alla fine del 1982 cominciò la produzione della pre-serie.
    La vettura, che doveva inizialmente chiamarsi 105, per sottolineare la continuità con la sua antenata, debuttò invece con il nome di 205 nel gennaio 1983: la stampa, rimase colpita per l'agilità della vettura e per la sua eccezionale maneggevolezza. La commercializzazione fu avviata il 24 febbraio dello stesso anno, ma il debutto in Italia avvenne solo nel novembre del 1983, quasi un anno dopo la presentazione ufficiale.
    Un lavoro così articolato e meticoloso diede i suoi frutti: la linea della vettura venne accolta in modo positivo dal pubblico: l'immagine trasmessa era gradevole, fresca, dinamica. La vettura ebbe successo prima presso il pubblico femminile, poi anche in quello maschile, specialmente, in seguito, dopo l'avvento delle versioni sportive. Alcuni elementi della linea della 205 vennero ripresi in seguito anche dagli altri modelli della Casa, con la creazione di un "family feeling"; uno tra tutti, la caratterizzazione della calandra a listelli orizzontali. la linea della 205 fu uno dei tanti motivi che ne sancirono l'enorme successo commerciale: semplice, ma non scontata, relativamente moderna per l'epoca, simpatica, vivace ed anche grintosa nelle versioni sportive, la 205 entrò ben presto nel cuore degli appassionati.
    Nel 1984, l'anno seguente al debutto della 205, la gamma si ampliò in maniera notevole con l'introduzione di numerose varianti e motorizzazioni: innanzitutto fu presentata la 205 GTI 1.6, che con il suo 1.6 XU5 ad iniezione della potenza di 105 CV divenne la momentanea versione di punta della gamma Peugeot di quell'anno. Ma quella che sarebbe stata riconosciuta come la massima espressione sportiva della 205 arrivò poco tempo dopo: nacque infatti la 205 Turbo 16, una vettura che per ragioni di marketing riproduceva gran parte delle fattezze esteriori della normale 205 a 3 porte ma di concezione tecnica completamente diversa, realizzata espressamente per le competizioni di rally, con trazione integrale e dotata di motore centrale da 1.8 litri sovralimentato in grado di erogare fino a 600 CV nelle evoluzioni più estreme. Per omologare questa vettura per il Campionato Mondiale Rally Gruppo B, però, la Peugeot dovette prima realizzare 200 esemplari stradali, dotati di una potenza massima di 200 CV.

    Sia la GTI 1.6, sia la 205 T16 sono solo un antipasto della 205 in configurazione 3 porte, la quale debutterà solo nell'ottobre del 1984 al Salone di Parigi.
    All'inizio del 1986, fu introdotta la 205 GTI 1.6 115 CV, che dapprima affiancherà e poi sostituirà la versione da 105 CV. La nuova GTI verrà poi presentata ufficialmente al pubblico al Salone dell'automobile di Ginevra, assieme all'altra grande novità, ossia la 205 Cabriolet, disponibile sia come 205 CT, con motore da 1.4 litri, sia come 205 CTI, con motore da 1.6 litri, lo stesso della 205 GTI da 115 CV. Questa versione, disegnata anch'essa da Pininfarina, fu assemblata però nello stabilimento piemontese. Nell'ottobre dello stesso anno, al Salone di Parigi, venne proposta anche la 205 GTI 1.9, con motore XU9 da 1905 cm³ litri e 130 CV. Entrambe le versioni GTI, da 1.6 e 1.9 litri, si riveleranno un gran successo, specie presso il pubblico più giovane, che ne apprezzò lo scatto, il gran temperamento sportivo ed i ragionevoli costi di esercizio. Anche le versioni cabriolet divennero molto apprezzate dal pubblico. Altra novità del 1986 fu l'arrivo della 205 Automatic, la quale era equipaggiata da un cambio automatico a 4 rapporti ed era spinta dal 1.6 XU5 della GTI, ma in una variante decisamente depotenziata ed in grado di erogare solo 80 CV. Tra la fine del 1986 e l'inizio del 1987 vi furono anche l'ingresso in listino della 205 diesel in allestimento XTD, mossa dallo stesso motore delle altre versioni a gasolio, e della 205 XS, mossa dallo stesso motore della XT, ma con un differente livello di allestimento. Nel frattempo, il successo della 205 crebbe sempre più: il motivo principale di ciò stava nella ricca gamma, che era in grado di soddisfare praticamente qualunque esigenza, da chi desiderava una semplice utilitaria economica a chi desiderava una sportiva molto brillante a chi optava per una vettura in grado di macinare moltissimi chilometri con consumi ridottissimi, il tutto con costi contenuti nella maggior parte delle versioni. Per dare un'idea delle vendite della 205, basti pensare che nel 1985 si arrivò già al milionesimo esemplare.
    Nel 1984, nell'ambito del Campionato del Mondo Rally Gruppo B debutta la 205 Turbo 16, una vettura prototipo con telaio a traliccio tubolare, motore posteriore trasversale sovralimentato, dotata di trazione integrale, un peso contenuto in 960 kg la cui carrozzeria per scopi di marketing richiama molto da vicino quella delle normali 205 di serie. Nella stagione del debutto, il suo motore 4 cilindri in linea di 1.775 cm³ sovralimentato dispone di 350 CV, con essa il pilota Ari Vatanen coglie 3 vittorie iridate, dimostrando che la T16 è una seria rivale dell'Audi quattro, sino ad allora dominatrice della categoria.

    Già nelle prime prove del mondiale rally 1985, la 205 T16 si rivela l'auto da battere: il peso minore, l'elevata potenza del propulsore e la buona maneggevolezza, le permettono di essere più competitiva delle Audi e delle Lancia; durante la stagione la squadra introduce anche la versione Evolution 2, dotata di vistose appendici aerodinamiche e spoiler per garantire maggiore trazione, oltre che di un motore più potente, capace di 450 CV. La Peugeot vince 7 prove mondiali, conquista il suo primo titolo costruttori e il suo pilota Timo Salonen diventa campione del mondo.

    Nel 1986 il campionato mondiale rally è caratterizzato dalla forte rivalità fra Peugeot e Lancia, che schiera la nuova ed estremamente competitiva Delta S4, la Peugeot dal canto suo introduce un motore ancora più potente, in grado di toccare i 560 CV. La stagione è segnata anche da tragici incidenti mortali che coinvolgono i piloti Lancia; inoltre alcuni risultati agonistici non vengono convalidati dalla FIA per ricorsi sportivi. Il campionato viene vinto nuovamente da Peugeot e il pilota Juha Kankkunen si laurea campione.
    Autolifers-Peugeot-205-GTI-4

    Link correlati:
    Lancia Delta -----> https://jordanscars.forumfree.it/?t=69093952

    Edited by xJORDANx - 1/11/2016, 23:39
     
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    Tutti quei cavalli sotto al cofano??? :blink:
    Forse un colore più "racing" avrebbe reso maggiore giustizia al modellino...
     
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1 replies since 9/3/2015, 20:34   458 views
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