RENAULT CLIO WILLIAMS

Norev 1:18

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    RENAULT CLIO WILLIAMS 2.0 16V (1ST SERIES)
    1/18 NOREV

    Year/Anno : 1993
    Color : Blue with gold rims / Blu con cerchi dorati
    My rating/Mio Voto : 84/100
    Value for Money/Rapporto qualità prezzo : 89/100
    Original price/Prezzo medio : 60 €uro
    Materiale: Die-cast metallo
    Codice: 185230

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    STORIA(Wiki):
    Il nome Clio I identifica la prima serie della Renault Clio, un'autovettura di fascia bassa (segmento B) prodotta tra il 1990 ed il 1998 dalla Casa automobilistica francese Renault.
    A metà degli anni ottanta la situazione economica della Renault aveva due volti. Da una parte la produzione europea stava portando ingenti introiti grazie al successo commerciale di modelli come la Supercinque, la coppia Renault 9/11 e l'apparentemente inossidabile Renault 4, inoltre i successi in Formula 1 come fornitore di motori non poterono che accrescere la popolarità della Casa francese e portare ulteriori guadagni nelle casse dell'azienda. Per contro, però, i tentativi di far sbarcare i modelli del marchio in Nordamerica portarono ad ingenti investimenti che di fatto non produssero altro che perdite visti gli scarsi successi ottenuti oltreoceano. Una situazione quindi molto delicata, che ebbe il suo apice nella nomina di Georges Besse a presidente della Régie e nel programma di razionalizzazione e ristrutturazione dell'azienda da parte di quest'ultimo. Il programma di Besse ebbe come conseguenza il licenziamento di ben 21.000 dipendenti, fatto che poco tempo dopo, alla fine del 1986, sfociò nell'assassinio dello stesso Besse da parte di un gruppo estremista.
    Fu proprio in un clima abbastanza delicato ....solo in certi casi, come questo che andò ad inserirsi l'avvio del progetto che avrebbe portato all'erede della Supercinque. Quest'ultima, infatti, pur proponendosi come rivisitazione in chiave moderna della Renault 5 (di fatto anche con novità tecniche come il motore trasversale in luogo di quello longitudinale), evidenziava però la sua anzianità stilistica, per cui fin da poco tempo dopo il suo lancio, intorno al 1985, venne avviato il progetto X57, volto alla realizzazione di una vera erede, molto più moderna sotto tutti gli aspetti. Tra le principali direttive imposte per il progetto X57 vi fu quella di ottimizzare l'abitabilità interna e più in generale lo spazio, inteso anche come disponibilità di vani portaoggetti, capienza del bagagliaio, ecc).
    Risale al 1986 la realizzazione di un modello in scala 1:1 che prefigura la vettura definitiva, sebbene ancora molte fossero le differenze rispetto al modello finale. Neppure l'ascesa di Raymond Lévy come neo-presidente Renault turbò il progetto X57, a testimonianza della bontà delle idee riversate nel progetto stesso.
    Alla fine del 1988 la stampa specializzata sorprese i primi prototipi durante i collaudi su strada, prototipi che oramai, salvo alcune lievi camuffature, rispecchiavano in tutto e per tutto il modello definitivo. Fu proprio in questa fase che trapelò l'intenzione da parte di Lévy di abbandonare il tradizionale ricorso alle cifre numeriche per denominare il nuovo modello, puntando invece su un nome vero e proprio. A tale scopo, di lì a poco fu interpellato Marcel Botton, noto ideatore di nomi e marchi che proprio in questa occasione seppe cogliere il suo primo vero successo, proponendo alla Casa francese il nome Clio, ripreso dalla mitologia greca (Clio era infatti il nome della musa della storia).
    La Clio, la nuova Renault di segmento B, fu lanciata nel giugno del 1990: il suo lancio non coincise con l'uscita di scena della Supercinque, che proseguì la sua carriera, sebbene limitatamente ad alcuni mercati (tra cui quello francese) e con una gamma sensibilmente ridotta.
    Nel 1993 si ebbe l'arrivo di due nuove versioni sportive che andarono semplicemente ad aggiungersi a quelle già esistenti: la Clio RSi, con motore 1.8 da 108 CV, e la Clio 2.0i Williams, prima vettura di segmento B a montare un motore da ben 2 litri di cilindrata, motore che in questo caso raggiungeva una potenza di 147 CV, garantendo alla vettura una velocità massima di 215 km/h.
    Nella primavera del 1994 vi fu il primo dei due aggiornamenti che caratterizzarono la carriera commerciale della Clio I: gli aggiornamenti furono lievi e riguardarono il ridisegno della sottile griglia frontale, gli specchietti retrovisori ed i gruppi ottici posteriori, ora più bombati. Inoltre, il cofano posteriore ricevette una nuova modanatura e le scritte identificative furono spostate al di sopra di essa (prima erano sopra la modanatura stessa). Anche la dotazione divenne più completa, specie nelle versioni più ricche che ricevettero l'airbag lato guida di serie (optional nelle altre versioni). Subentrarono nuovi allestimenti, come l'RTi, il BeBop (allestimento base molto allegro e giovanile) e l'Si che sostituì l'allestimento S presentandosi con ABS ed immobilizer, ma senza airbag. La gamma motori rimase sostanzialmente invariata. Alla fine dello stesso anno si aggiunse alla gamma un nuovo allestimento di base denominato RL e disponibile unicamente con il motore da 1.2 litri.
    Nel 1995, la versione Williams fu tolta da tutti i listini europei tranne quello italiano, per via del grande successo riscosso da tale versione nel nostro Paese.
    Un paragrafo a parte meritano le sportive derivate dalla Clio I, sia per l'ampia gamma di versioni, sia per il successo ottenuto presso la clientela più sportiva, in particolare presso i giovani e presso i piloti in erba, che le hanno spesso impiegate in competizione. Cominciando dal basso verso l'alto, troviamo la Clio S, una vettura che di sportivo aveva il particolare allestimento esterno caratterizzato da cerchi verniciati in bianco, tre sole porte, fendinebbia, logo S accanto agli indicatori di direzione laterali ed una linea verde che gira intorno al corpo vettura percorrendo le fiancate ed i paraurti. Il motore era l'unità da 78 CV delle altre Clio 1.4.
    Più in alto si trovavano le Baccara con motore 1.7 e 1.8 (92 e 95 CV rispettivamente), che in realtà non erano delle vere e proprie sportive, quanto piuttosto delle granturismo in miniatura, per via del loro allestimento lussuoso che comprendeva tra l'altro dei cerchi in lega dal disegno specifico, il climatizzatore, i retrovisori elettrici ed il ricircolo aria. Inoltre, le versioni Baccara erano le uniche previste anche in configurazione a 5 porte. Tuttavia era possibile apprezzare anche tali versioni, grazie al peso ridotto ed ai motori brillanti.
    Un gradino sopra le versioni Baccara vi era poi la RSi, spinta dallo stesso 1.8 della Baccara, ma portato da 95 a 108 CV ed il cui allestimento specifico includeva cerchi specifici in lega a cinque razze e logo RSi nella parte bassa delle fiancate, in corrispondenza della modanatura laterale.
    Sia le versioni Baccara che la RSi vissero però un po' in ombra rispetto alla 1.8 16v, una Clio molto apprezzata sotto il livello delle prestazioni. La 1.8 16v era spinta da un motore della famiglia Fonte, con potenza di 137 CV (135 in versione catalizzata) e fu la prima piccola Renault a montare di serie un motore bialbero e plurivalvole. La sua velocità massima di 212 km/h (209 in versione catalizzata), le sue doti di accelerazione ed il suo comportamento stradale furono apprezzate dalla clientela sportiva, ed a ciò contribuì anche il suo stile vistosamente corsaiolo, il quale comprendeva cerchi in lega dal disegno specifico, parafanghi allargati ed una vistosa bombatura sul cofano, con presa d'aria integrata.
    Ancora più performante fu la Clio Williams introdotta nella primavera del 1993, una versione concepita per celebrare la conquista del titolo Costruttori da parte della Williams -Renault nella stagione 1992. I lamierati erano quelli della 1.8 16v, ma sotto il cofano si celava un potente 2 litri 16v da 147 CV in grado di spingere la vettura a 215 km/h di velocità massima, con scatto da 0 a 100 km/h in 8 secondi. L'allestimento esterno prevedeva tra l'altro una verniciatura specifica blu metallizzato, cerchi specifici verniciati in oro ed il logo Williams sulle fiancate ed in coda. La Williams avrebbe dovuto essere una versione a tiratura limitata ed in effetti lo è stata, ma non tanto quanto era nelle intenzioni iniziali della Casa francese: dai 2.500 esemplari inizialmente previsti per tutta l'Europa si passò in breve tempo a 3.500 a causa delle pressanti richieste ed in seguito a 3.800. Alla fine saranno 12.100 gli esemplari totali in tutta Europa. Addirittura, all'inizio del 1995 la Renault concesse la permanenza della Williams come modello stabile nel solo mercato italiano dove tale versione vendette molto bene. In questa sua nuova edizione, la Williams si ripresentò con gli aggiornamenti che caratterizzarono il resto della gamma già l'anno prima e con alcune rivisitazioni al motore, che ne innalzarono la potenza massima da 147 a 150 CV.

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    MODELLI CORRELATI:
    RENAULT 5 TURBO ---> https://jordanscars.forumfree.it/?t=70459251
     
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  2. Alessadro21
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    Sembrava strano non avessi la clio williams della norev :lol: :lol: , un consiglio, occhio ai tergi che sono davvero molto fragili.....e poi da quando le foto all'aperto? bravo bravo molto fighe! :woot:
     
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    Ciao, grazie della dritta, in effetti è fragilina la Willy e non poteva mancare ;)
    Ultimamente ci ho preso gusto a fare qualche foto all'aperto e alcune mi piacciono particolarmente, peccato che non abbia proprio una macchina fotografica iperprofessionale e che per mettere le foto online le debba ridimensionare e di conseguenza perdano un po' di qualità.
    Della serie "all'aperto" puoi trovare anche la 131 Olio Fiat Rally, la Stratos azzurra e la 355 Spider(se ti va di dare un'occhiata), ma è una cosa che vorrei fare sempre più spesso.
     
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    Nella prima foto, si stenta a capire se si tratti del modello vero o di un modellino... :woot:
    Complimenti!
     
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3 replies since 30/3/2017, 19:39   382 views
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