DE LOREAN DMC-12(BACK TO THE FUTURE 2)

Hot Wheels 1:18

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    DE LOREAN DMC-12 (RITORNO AL FUTURO 2)
    1/18 HOT WHEELS (CMC98)

    Year/Anno :1981/83
    Color : Silver / Argento
    My rating/Mio Voto : 79/100
    Original price/Prezzo medio : 69 Euro
    Materiale: Die-cast
    Note: The Time Machine/ Macchina Del Tempo

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    STORIA DELL'AUTO:
    La DeLorean DMC-12 è l'unico modello di auto costruito dalla DeLorean Motor Company, dal 1981 al 1983.

    La DMC-12 (conosciuta anche semplicemente come la DeLorean, dato che fu la sola automobile prodotta dalla società) era caratterizzata dalle porte ad ali di gabbiano e dalla carrozzeria in acciaio inossidabile non verniciato. Vennero prodotti circa 9 200 esemplari di DMC-12.

    La vettura divenne celebre in tutto il mondo per la sua apparizione nella trilogia cinematografica Ritorno al futuro di Robert Zemeckis, nella quale un esemplare era stato usato dal Dr. Emmett "Doc" Brown come base per la macchina del tempo da lui ideata.
    William T. Collins, primo ingegnere e disegnatore, già capo ingegnere alla Pontiac, completò il primo prototipo della DeLorean DMC-12 nell'ottobre del 1976.

    Originariamente era stato previsto di montare sul retro della auto un motore rotativo Wankel, ma, per risparmiare sul carburante in un periodo di scarsità mondiale di petrolio, alla fine si optò per un V6 Douvrin PRV a iniezione.

    Collins e DeLorean avevano previsto uno chassis prodotto da una nuova e non collaudata tecnologia produttiva, conosciuta come ERM (Elastic Reservoir Moulding), che avrebbe migliorato le caratteristiche di peso abbassando presumibilmente i costi di produzione. Questa nuova tecnologia, per la quale DeLorean aveva acquisito i diritti del brevetto, si rivelò però non adatta per la produzione di massa.

    Questi e altri cambiamenti al concetto originale dovettero essere introdotti per rispettare le scadenze.

    Si rese necessaria una revisione ingegneristica del processo produttivo quasi completa, che fu affidata all'ingegnere Colin Chapman, fondatore e proprietario della Lotus.

    Chapman sostituì molto del materiale dubbio e delle tecniche di produzione con quelle che erano correntemente utilizzate dalla Lotus; nello specifico, nella DMC-12 furono utilizzate la sospensione e lo chassis dalla Lotus Esprit.

    L'originale progetto della carrozzeria, nato dalla matita di Giorgetto Giugiaro, che aveva disegnato anche la Lotus Esprit qualche anno prima - venne lasciato quasi intatto, come pure la superficie esterna in acciaio inossidabile e le porte ad ala di gabbiano.

    Lo stabilimento di produzione venne stabilito a Dunmurry, in Irlanda del Nord, a poche miglia da Belfast. La costruzione della fabbrica iniziò nell'ottobre 1978, ma problemi ingegneristici e di finanziamento consentirono di iniziare la produzione in serie solo nel 1981, con due anni di ritardo rispetto alle previsioni. Il personale addetto era largamente inesperto e le DMC-12 del 1981 vennero vendute senza garanzia. Questi problemi di gioventù vennero risolti a partire dal 1982, anno in cui si iniziò a vendere i nuovi modelli con una garanzia di 5 anni o 50 000 miglia (80 000 km).

    Quando nell'ottobre 1982 la DeLorean Motor Company fu sciolta in seguito all'arresto di John DeLorean per traffico di droga (accusa da cui fu assolto due anni dopo), le DMC-12 non assemblate furono completate dalla Consolidates (poi diventata parte di KAPAC).

    Nel luglio 2007 i proprietari di una società chiamata DeLorean Motor Company (omonima della società originaria, ma non ad essa collegata) hanno acquisito i diritti di proprietà intellettuale dell'automobile e hanno rimesso in produzione la DeLorean DMC-12. I primi esemplari sono stati resi disponibili verso la fine del 2008 e la produzione è di circa 20 esemplari all'anno.

    La DMC-12 possiede numerosi dettagli costruttivi inusuali, tra i quali spiccano le porte ad ala di gabbiano e la carrozzeria in acciaio inox non verniciato.
    La carrozzeria della DMC-12 era stata disegnata da Giorgetto Giugiaro. Era interamente realizzata in acciaio inossidabile AISI 304 e riprende, sia nello stile che nella filosofia dei volumi ma soprattutto per la scelta dell'acciaio inox come materiale, i concetti base della Alfa Romeo Iguana del 1969. Escluse tre auto ricoperte in oro zecchino, tutte le DMC-12 uscirono di fabbrica non coperte da vernice o altri rivestimenti. In effetti esistono DeLorean dipinte, ma furono verniciate dopo l'uscita dalla fabbrica. Molte centinaia di "auto nere", ovvero DMC-12 carrozzate in fibra di vetro, furono prodotte per istruire le maestranze, ma non furono mai commercializzate.
    La DeLorean appare come una vettura di lusso, ma di efficace manutenzione: pare che i piccoli segni sulle superfici dei pannelli in acciaio inossidabile potessero, a quanto si dice, essere rimossi semplicemente strofinando la carrozzeria con un comune panno per pulizia.
    I pannelli in acciaio inox erano fissati ad un monoblocco in fibra di vetro rinforzata, a sua volta fissato ad un telaio a doppia Y ripreso dalla Lotus Esprit.

    Le pesanti porte ad ala di gabbiano della DMC-12 meritano un capitolo a parte. L'ovvio problema del loro corretto sostegno rispetto al resto della carrozzeria fu risolto dalla DeLorean con l'uso di barre di torsione predisposte criogenicamente[non chiaro] e caricate a gas; questo infatti evitava l'insorgere di problemi di comodità, come negli anni seguenti si sono avuti sulla Mercedes-Benz 300SL o sulla Bricklin SV-1. Le barre di torsione furono costruite dalla Grumman Aerospace ed è grazie ad esse che le porte fuoriescono dalla sagoma di soli 11 pollici (27,94 cm) rendendo relativamente facile aprire e chiudere l'auto anche in parcheggi stretti e/o affollati. Esattamente come per la Lamborghini Countach, le porte della DMC-12 usano finestrini più piccoli del normale, in quanto quelli normali non si potrebbero aprire completamente a causa del pannello corto.
    La DMC-12 è mossa da un motore PRV V6, sviluppato in sinergia da Peugeot, Renault e Volvo. Esso deriva dal motore Volvo B28F, innestato con il sistema di iniezione Bosch K-Jetronic e modificato per essere montato al contrario.
    Il PRV V6 ha un angolo della V a 90°, 2,85 litri di cilindrata (alesaggio 91 mm, corsa 73 mm) e un rapporto di compressione di 8,8:1. Il monoblocco e le testate sono in lega leggera e il motore ha un singolo albero a camme per ciascuna testata. Da nuovo, questo motore era capace di erogare 95 kW (130 hp) a 5.500 giri al minuto e 208 N·m di coppia motrice a 2 750 giri.

    Il consumo dichiarato era di 19 mpg (miglia per gallone US), pari a 8 km/l; test non ufficiali hanno confermato tali dati.

    Per la DMC-12 erano disponibili due cambi: un cambio automatico a tre marce e un cambio manuale a 5 marce con un rapporto finale di 3.44:1. La maggior parte delle vetture venne dotata del cambio manuale, che era quello già montato sulla Renault 30.

    Il motore della DMC-12 è montato dietro l'asse posteriore, come nel Volkswagen Maggiolino e nella Porsche 911. Il gruppo differenziale-trasmissione, invece, è posto davanti fra i due assi.
    Come già menzionato, la sottoscocca e le sospensioni della DMC-12 erano in buona parte basate sulla Lotus Esprit. La DMC-12 era dotata di sospensioni indipendenti a quadrilatero sull'asse anteriore e di un sistema multilink su quello posteriore. Le sospensioni di tutte e quattro le ruote avevano molle a spirale e ammortizzatori telescopici.

    La DMC-12 montava un impianto frenante servoassistito con dischi da 254 mm sull'anteriore e 267 mm sul posteriore.
    Il sistema di sterzatura prevedeva 2,65 giri del volante da un estremo all'altro della corsa, e l'auto riusciva a girare su sé stessa in 35 piedi (10,6 metri) di diametro di sterzata.
    La DMC-12 era dotata in origine di cerchi in lega leggera di diametro 14" (356 mm) sull'avantreno e 15" (381 mm) sul retrotreno, montati su pneumatici Goodyear NCT radiali.

    Dato che il motore era montato molto indietro sul telaio, la distribuzione dei pesi era divisa disequamente, circa 35% sull'avantreno e 65% sul retrotreno.
    Stando alle informazioni comparative fornite dalla DeLorean stessa, la DMC-12 impiegherebbe 8,8 s da 0-60 mph (0-96,56 km/h); la rivista Road & Track ha però cronometrato tale accelerazione in 10,5 s, commentando che l'auto non fosse un granché eccitante (not a barn burner).

    Confronti fatti all'epoca dalla DeLorean piazzerebbero la DMC-12 come sesta in ordine di velocità in una serie di dieci auto sportive.

    Alcuni proprietari di DMC-12 sostengono che l'auto possa accelerare da 0-60 mph in meno di 8 s, ma non è tuttavia chiaro se questo sia possibile con il modello strettamente di serie o solo in seguito a determinati interventi di elaborazione.
    La DMC-12 aveva un prezzo di vendita al pubblico suggerito di 25 000$ (con un sovrapprezzo di 650$ per il cambio automatico), equivalenti a circa 53 000$ del 2003. Varie fonti riportano che c'era una lista d'attesa di possibili compratori disposti a pagare anche un sovrapprezzo di 10 000$ sul prezzo di listino.Dopo il fallimento della DeLorean Motor Company, le auto invendute vennero vendute sottocosto.

    Prima di essere commercializzata, la DMC-12 sarebbe dovuta costare 12 000$ (da qui deriva il numero 12 contenuto all'interno del nome).

    Sulla DeLorean non ci furono quei tipici aggiornamenti "annuali" che vengono effettuati da numerose case automobilistiche sui loro modelli di auto, ma ci furono numerosi cambiamenti durante la produzione. Secondo John DeLorean i modelli "annuali" costituivano un semplice artificio utilizzato dalle compagnie produttrici di automobili per aumentare le vendite, e fu per questo che, invece di applicare cambiamenti massicci concentrati in un certo momento dell'anno, vennero effettuati cambiamenti di entità assai minore lungo tutta la produzione. A causa di ciò, non ci sono distinzioni specifiche tra i modelli del 1981, 1982 e 1983, ma sottili variazioni effettuate quasi di continuo durante la vita della compagnia e dell'auto DeLorean. Le più visibili di queste modifiche erano legate allo stile del cofano.
    Le DMC-12 avevano in listino solo 7 optional:

    Cambio automatico (650$)
    Telo copriauto sagomato (117$)
    Tappetini interni con logo (84$)
    Bande laterali larghe nere (87$)
    Bande laterali sottili verdi (55$)
    Portapacchi sul baule posteriore (269$)
    Adattatore portasci.

    DMC-12 SPECIALI:
    La più famosa DMC-12 mai costruita è stata quella utilizzata nella trilogia Ritorno al futuro. Questa DeLorean è stata modificata perché nei film viene usata come macchina del tempo. Per le riprese del primo film, Ritorno al futuro, sono state utilizzate in totale dodici auto.
    Esiste ancora uno dei molti prototipi di DeLorean, in restauro alla DeLorean Motor Company in Florida.
    La produzione di De Lorean è iniziata con il VIN 500; i VIN 502 e 530 sono stati utilizzati dalla Legend Industries come tentativo di concept per una versione doppio turbo del motore standard De Lorean PRV-V6. Il VIN 530 è in restauro presso la P. J. Gradys di New York.
    Si conosce la sorte di solo uno degli esemplari con motore doppio turbo, che è stato acquistato verso la fine degli anni novanta da un appassionato che lo ha montato nella sua DeLorean standard.
    Almeno tre DMC-12 sono state usate in film pornografici ispirati alla trilogia di Ritorno al futuro.
    Un VIN 500, speciale per essere stato il primo prodotto nel 1981, è esposto nel Crawford Auto-Aviation Museum di Cleveland, in Ohio
    DeLorean aveva previsto di produrre un centinaio di DMC-12 placcate in oro a 24 carati, promuovendo questi veicoli tramite l'American Express. Tuttavia, ne vennero ordinati solo due modelli.

    Nella trilogia di Ritorno al futuro, la macchina del tempo DeLorean è il veicolo per viaggiare nel tempo usato da Emmett "Doc" Brown (Christopher Lloyd) e Marty McFly (Michael J. Fox) per viaggiare attraverso la storia della loro cittadina, Hill Valley, città immaginaria situata nella California settentrionale.

    Nella trilogia, la macchina del tempo è stata costruita da Doc usando come base una normale DeLorean DMC-12, e per spostarsi nel tempo necessita di una potenza elettrica di 1,21 gigawatt.
    L'operatore a bordo della DeLorean aziona i circuiti temporali (anche detti tempo-circuiti o circuiti del tempo) inserendo una chiave. Con l'accensione si visualizzano tre display a sette segmenti (dall'alto verso il basso): uno rosso, uno verde e uno giallo, che indicano rispettivamente la data e l'ora impostate come destinazione, la data e l'ora a cui ci si trova e la data e l'ora da cui si è partiti l'ultima volta che la macchina è stata usata. L'operatore imposta data e ora di destinazione sul display tramite una tastiera, poi accende il motore e accelera fino a 88 miglia orarie (141,6 km/h).

    Quando il flusso canalizzatore si attiva, la DeLorean sparisce in un "accecante" lampo di luce blu, lasciando sulla strada due strisce di fuoco, e l'operatore si ritrova alla destinazione temporale impostata. L'assorbimento di energia del trasferimento temporale determina un forte raffreddamento della DeLorean: una volta arrivata a destinazione, la macchina sarà ricoperta di ghiaccio.

    Il veicolo si sposta solo nel tempo: al netto dello spostamento del punto di partenza e di arrivo dovuto alla rotazione della Terra, la posizione della macchina alla fine del salto temporale coincide con quella di sparizione all'inizio del salto stesso.
    In Ritorno al futuro, Doc alimenta la DeLorean caricandovi del plutonio, che genera, tramite una reazione nucleare, gli 1,21 gigawatt di potenza elettrica necessari al salto temporale; il Doc del 1955, non disponendo di plutonio, rispedisce Marty nel 1985 ricavando l'energia dalla scarica di un fulmine. In Ritorno al futuro - Parte II sulla macchina, al posto del serbatoio di plutonio, è installato il dispositivo Mr. Fusion, che consente di ricavare l'energia necessaria introducendovi dei rifiuti. In Ritorno al futuro - Parte III Doc dice a Marty che «Il generatore di fusione dà energia ai tempo-circuiti e al flusso canalizzatore, ma il motore a combustione interna funziona con la normale benzina, lo ha sempre fatto!».
    Il Mr. Fusion Home Energy Reactor (anche chiamato generatore di fusione nel doppiaggio italiano) è un apparecchio usato come fonte di alimentazione dalla DeLorean nel secondo e nel terzo film della trilogia. Compare per la prima volta alla fine del primo film: per costruirlo gli attrezzisti hanno modificato un macinacaffè, il Krups Mr. Coffee (per la precisione un modello 223A Coffina Coffee Grinder).

    Questo dispositivo estrae energia dai rifiuti inseriti al suo interno, avviando una fusione nucleare che alimenta i circuiti temporali e il flusso canalizzatore. Nei film il dispositivo consente alla DeLorean di sviluppare gli 1,21 gigawatt necessari al flusso canalizzatore per viaggiare nel tempo. L'energia prodotta dal dispositivo sostituisce quella data dalla carica di plutonio che, nel primo film, era la fonte di alimentazione principale della DeLorean.

    In Ritorno al futuro - Parte II, quando Doc sta parcheggiando la DeLorean all'arrivo nel 2015, si può notare una scritta su un bidone alle loro spalle, Fusion Industries, che è il nome dell'azienda che produce i dispositivi Mr. Fusion. Si tratta quindi un dispositivo regolarmente in commercio nel futuro, non di un'invenzione di Doc.
    Il flusso canalizzatore (nell'originale flux capacitor, nella serie animata tradotto più fedelmente in condensatore di flusso) è il componente chiave per il viaggio nel tempo. È situato dietro i sedili della DeLorean e appare come un incrocio a "Y" di tre tubicini in cui scorre qualcosa di luminoso, sistemato in uno scompartimento rettangolare.

    Doc ne ha concepito l'idea il 5 novembre 1955, mentre stava appendendo al muro un orologio in piedi sul water. La porcellana era bagnata e Doc scivolò, battendo la testa sul lavandino e svenendo sul colpo: non appena riprese i sensi, ebbe una visione, un'immagine scolpita nella testa, un'immagine del flusso canalizzatore. Quando Doc mostra a Marty il congegno nel 1985, racconta che gli ci sono voluti 30 anni e tutto il suo patrimonio per realizzare l'invenzione.
    Nel primo film, il flusso canalizzatore è alimentato da una pila atomica al plutonio, dato che una reazione nucleare è l'unico modo per sviluppare gli 1,21 gigawatt di potenza necessari. Nel secondo e nel terzo, invece, occorre introdurre della comune spazzatura nel dispositivo Mr. Fusion, di cui la macchina è stata equipaggiata per attivare la fusione nucleare e sviluppare la medesima energia.

    Il flusso canalizzatore si attiva solo nel momento in cui la macchina raggiunge la velocità di 88 miglia orarie (141,6 km/h), ed è indifferente che l'accelerazione necessaria a portare la macchina a tale velocità sia ottenuta tramite il motore a combustione interna oppure tramite spinta o traino dall'esterno. Un flusso canalizzatore più piccolo appare in Back to the Future: The Ride.
    La DeLorean, in Ritorno al futuro - Parte II, viene equipaggiata con un dispositivo a reazione che le permette di sollevarsi con le ruote parallele al suolo e di volare. Nel finale della Parte II il dispositivo si danneggia quando il veicolo è colpito da un fulmine che manda Doc nel 1885, e da quel momento la vettura, nei film, non volerà più.
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    Edited by xJORDANx - 2/5/2018, 22:23
     
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