GUMPERT APOLLO S

Autoart 1:18

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Diecast Collector

    Group
    Administrator
    Posts
    1,271
    Reputation
    +1
    Location
    Bologna

    Status
    Offline
    GUMPERT APOLLO S
    1/18 AUTOART (71301)

    Year/Anno : 2005
    Color : Gloss Black
    My rating/Mio Voto : 91/100
    Original price/Prezzo di listino : €uro 230
    Materiale: Diecast

    Click on the banner on the top of this page to return at the Homepage and see all the other models of my collection.

    GUMPERT-APOLLO-AUTOART-bd

    GUMPERT-APOLLO-AUTOART-bf

    GUMPERT-APOLLO-AUTOART-bff

    GUMPERT-APOLLO-AUTOART-bfg

    GUMPERT-APOLLO-AUTOART-bv

    GUMPERT-APOLLO-AUTOART-bvb

    GUMPERT-APOLLO-AUTOART-bvc

    GUMPERT-APOLLO-AUTOART-bvs

    GUMPERT-APOLLO-AUTOART-c

    GUMPERT-APOLLO-AUTOART-cdf

    GUMPERT-APOLLO-AUTOART-cp

    GUMPERT-APOLLO-AUTOART-cpg

    GUMPERT-APOLLO-AUTOART-ct

    GUMPERT-APOLLO-AUTOART-d

    GUMPERT-APOLLO-AUTOART-da

    GUMPERT-APOLLO-AUTOART-drfd

    GUMPERT-APOLLO-AUTOART-drfj

    GUMPERT-APOLLO-AUTOART-ds

    La Gumpert Apollo è una vettura sportiva ad alte prestazioni prodotta alla casa automobilistica tedesca Gumpert Sportwagenmanufaktur (successivamente rinominata in Apollo Automobil) tra il 2005 e il 2012.
    Il progetto ha preso il via nel 2002 con il nome in codice "R1" e l'idea di costruire un'auto da corsa omologata per uso stradale. Nello stesso anno, fu costruito un modello in scala 1:4 a partire dai disegni di Marco Vanetta, che portò avanti questo progetto come tesi di laurea in design presso l'Università delle scienze applicate di Monaco sotto la cura del professor Othmar Wickenheiser. La mente dietro il progetto era quella dell'ex dirigente di Audi Sport Roland Gumpert.

    Nel 2003, dopo la fondazione della fabbrica, i primi disegni e modelli furono presentati al pubblico. Il prezzo è stato quindi stimato tra 115.000 e 175.000 euro. Inizialmente sono stati progettati tre diversi motori, un V8 aspirato con una potenza 360 CV (279 kW), una sua versione turbo compressa con 460 CV (338 kW) e un V8 biturbo con 650 CV (478 kW).
    Il prototipo della Apollo, costruito a Ingolstadt, fu completato nel 2004. Contrariamente a quanto avviene nelle grandi aziende, la Gumpert lo ha utilizzato non solo per i test ma anche per le operazioni pubblicitarie al fine di promuovere il progetto. Durante un test promozionale con un giornalista, la vettura si schiantò e fu così gravemente danneggiata che dovette essere ricostruita. Un altro prototipo di colore rosso fu completato nello stesso periodo e fu guidato dal pilota belga Ruben Maes che si classificò al terzo posto alla Divinol Cup nel marzo 2005, sul circuito di Hockenheim.

    Il modello di pre-produzione della Apollo, molto simile alla sua forma finale, è stato presentato nel 2005. Le differenze con i prototipi erano, tra le altre cose, che questo modello ora aveva una monoscocca, le porte ad ali di gabbiano si aprivano al centro del tetto e il diffusore e il labbro anteriore erano ridimensionati. L'abitacolo era mascherato ed è stato ampiamente rivisto prima dell'inizio della produzione.
    L'inizio ufficiale della produzione in serie è avvenuto il 21 dicembre 2005 nello stabilimento Gumpert di Altenburg. La linea di produzione è stata progettata per una capienza di circa 60 veicoli all'anno, l'auto poteva essere ampiamente personalizzata dal cliente grazie al processo di assemblaggio artigianale. Il prezzo della Apollo nelle fasi iniziali della produzione era pari a 198.000 euro IVA esclusa. Poiché il progetto prevedeva che si trattasse di un'auto da corsa pronta per la pista, l'allestimento base era inizialmente molto minimale per risparmiare peso. Pertanto non erano previsti, tra le altre cose, un climatizzatore e un sistema di navigazione, installabili solo come optional.
    L'assemblaggio a mano non impedì al piccolo produttore di auto sportive di offrire anche alcuni pacchetti di accessori. Oltre alla versione base, c'era una versione pista che includeva, ad esempio, un cric pneumatico per facilitare il cambio gomme e un sistema di estinzione delle fiamme da utilizzare in caso di incidente. Dal 2007 Gumpert ha offerto anche una versione sportiva, che si collocava tra la versione da corsa e la versione base. Come pista di prova per lo sviluppo della Apollo sono stati utilizzati la pista e il piazzale dell'aeroporto di Lipsia-Altenburg. Generalmente le presentazioni dei modelli della Apollo a giornalisti e clienti avevano luogo proprio in quell'aeroporto. Nel 2008 alla 24 ore del Nürburgring, Heinz-Harald Frentzen, Dirk Müller, Marcel Engels e Dominik Schwager hanno preso il via con una Apollo. Il motore utilizzato adottava una tecnologia ibrida di recente sviluppo, oltre a un motore V8 biturbo da 3,3 litri con 520 CV (382 kW) la Apollo montava anche un motore elettrico da 100 kW e una batteria di trazione della GAIA. Tuttavia, per tutta la gara la vettura ha dovuto affrontare problemi di trasmissione legati al motore a combustione convenzionale ed è stata mantenuta in gara dal solo motore elettrico. Grazie alla sostituzione di alcune componenti raggiunse la bandiera a scacchi, ma non entrò più nella classifica.
    Nel 2009 la Gumpert ha svelato per la prima volta al Motor Show di Ginevra la variante denominata Apollo Speed. Contrariamente alle altre varianti del modello, questa non era orientata verso la velocità in curva, ma all'accelerazione e alla velocità massima. Per raggiungere questo obiettivo, l'assetto della Apollo è stato ribassato di nove millimetri e l'aerodinamica migliorata. Il disegno dei passaruota è stato modificato, c'erano copri-ruota aerodinamici fissi sulle ruote anteriore e co-rotanti sulle ruote posteriori, un'ala posteriore regolabile e un sottoscocca carenato. I fanali posteriori erano particolarmente differenti rispetto alle altre varianti.

    Nel 2010 la Apollo ha subito un leggero restyling nella parte anteriore e posteriore. Le prese d'aria sono state allargate, i passaruota cambiati, le luci diurne erano ora a LED. Il cambiamento più evidente nella parte posteriore è stato lo scarico con quattro terminali. All'interno, la monoscocca è stata allargata per dare più spazio al guidatore e al passeggero. La potenza del motore è stata portata a 700 CV con l'utilizzo di nuove valvole di ricircolo e di un sistema di raffreddamento migliorato.

    Nel 2012 è stata presentata la Apollo R, una versione estrema destinata all'utilizzo solamente su pista con un peso ridotto e una potenza portata 860 CV (633 kW) grazie a nuovi terminali di scarico. Oltre all'incremento di potenza segue una riduzione di peso a 1100 kg con l'eliminazione del sedile del passeggero e dei pannelli antirombo e l'utilizzo di pannelli scorrevoli in lexan invece dei classici i finestrini. Il telaio è stato rinforzato per poter partecipare a competizioni GT e vede l’utilizzo di una roll-bar. I comandi del cambio sono stati spostati al volante, permettendo così di eliminare la leva e il pedale della frizione. Direttamente da questa versione deriva l'edizione speciale denominata Apollo Enraged, limitata a soli tre esemplari, in cui il motore V8 da 4,2 litri raggiunge una potenza di 780 CV (574 kW), rendendola la Apollo stradale più potente mai prodotta.
    A causa del fallimento per insolvenza dichiarato dalla Gumpert, la produzione è stata interrotta nel 2013. Il nuovo proprietario annunciò all'inizio del 2014 che la produzione sarebbe ripresa in un'altra sede, cosa che mai avvenne. Alla fine, i diritti della Apollo furono rivenduti a un investitore di Hong Kong. Al salone di Ginevra 2016, è stata presentata una versione rivista della Apollo con il nome di Apollo N e il noto motore V8 da 4,2 litri, ma non arrivò mai alla fase di produzione.
     
    Top
    .
  2.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Bugatti Veyron

    Group
    Member
    Posts
    34
    Reputation
    +1
    Location
    Bergamo

    Status
    Offline
    Mamma che roba sia la macchina che il modellino, ricordo che aveva grandi parti degli interni presi da quelli della TT prima serie, tipo le bocchette d'areazione erano le stesse.
     
    Top
    .
  3.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Diecast Collector

    Group
    Administrator
    Posts
    1,271
    Reputation
    +1
    Location
    Bologna

    Status
    Offline
    Grazie, non sapevo la storia della TT prima serie, comunque sì, come auto è pazzesca! Ce ne è una vera in vendita ora a Saronno, blu!Da urlo
     
    Top
    .
2 replies since 5/12/2020, 19:32   106 views
  Share  
.