FIAT RITMO 125TC ABARTH

Laudoracing 1:18

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    FIAT RITMO 125TC ABARTH (Fiat Strada in alcuni paesi)
    1:18 LAUDORACING

    Year/Anno : 1982
    Color : Red /Rosso
    My rating/Mio Voto : 82/100
    Value for Money/Rapporto qualità prezzo : 80/100
    Original price/Prezzo : €uro 79 (2015)
    Materiale: Resin/Resina
    Limited Edition: 600 pieces/pezzi
    Weight/Peso del modello: 0,900 Kg

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    Storia dell'auto(Wiki):
    La Fiat Ritmo è un modello di autovettura prodotta dalla casa automobilistica italiana FIAT tra il 1978 e il 1988 negli stabilimenti Fiat di Cassino (FR) e nello stabilimento Fiat di Rivalta (TO).
    L'auto è stata prodotta dal 1978 in due diverse serie, di cui la seconda realizzata nel 1982, per essere sostituita nel segmento C, fascia di mercato che copriva nel listino della Fiat, dalla Tipo.
    Il progetto 138, destinato allo sviluppo di un'erede per la 128, venne avviato nel 1972. L'obiettivo era quello di dare alla media Fiat un aspetto più moderno, in modo da tenere il passo delle protagoniste del segmento fuori dai confini nazionali, in particolare Volkswagen Golf e Renault 14. Il marketing ebbe un'importanza determinante nella definizione dell'estetica della vettura, "imponendo" la realizzazione di un'autovettura a 2 volumi con portellone posteriore, abitabilità per 5 persone, interni funzionali e "spiccata riconoscibilità rispetto alla concorrenza". Tale soluzione dieci anni prima era stata scartata per la 128 prodotta in Italia, ma utilizzata per la versione jugoslava.

    Il centro stile Fiat, guidato da Gianpaolo Boano realizzò una berlina di dimensioni contenute (meno di 4 metri di lunghezza), con avvolgenti paraurti in plastica (incorporanti anche le luci) e caratterizzata da un forte contrasto fra elementi circolari (fari, maniglie porta) e linee tese (fiancata e coda). Per contenere i costi di produzione, venne elaborato un particolare processo produttivo per la realizzazione dei costosi paraurti sintetici.

    Anche gli interni, con plancia e pannelli porta, completamente in plastica, stampati in pezzo unico erano improntati alla massima funzionalità ed abitabilità. Un altro tocco di "modernità" al modello era dato dall'assemblaggio automatizzato (attraverso l'uso di robot) di buona parte dell'autovettura. La meccanica invece era (incluso il pianale, allungato nel passo) la stessa della 128: trazione anteriore, sospensioni a ruote indipendenti MacPherson davanti, balestrone trasversale al posteriore e impianto frenante di tipo misto. Il cambio manuale poteva essere a 4 o 5 marce.

    Nel 1979 mancò per un soffio il riconoscimento di auto dell'anno, classificandosi al secondo posto.

    La Ritmo, questo il nome scelto per il nuovo modello, debuttò al Salone dell'automobile di Torino del 1978. Nei mercati di lingua inglese, il nome fu cambiato in "Strada". Circolò la voce che questo fu fatto poiché la parola "ritmo" o "rhythm" indicasse in inglese il ciclo mestruale. In realtà tale interpretazione è da considerarsi una leggenda metropolitana, in quanto tale parola non è comunemente utilizzata con tale significato nei paesi anglosassoni, ed è più probabile che la scelta sia stata fatta per ragioni di pronunciabilità.
    Al momento della presentazione erano disponibili due corpi vettura (3 e 5 porte), due allestimenti (L e CL) e tre motorizzazioni, evoluzioni di quelle della 128. Alla base si collocava la versione 60, spinta da un motore da 1116 cm³ di stretta derivazione 128 ma potenziato a 60cv, poi c'era la versione 65 con un inedito 1301 cm³ (evoluzione del 1290 cm³ della 128) da 65 CV ed infine la Ritmo 75, con cilindrata elevata a 1498 cm³ (75 CV) e disponibile anche con un cambio automatico a tre rapporti.

    La Ritmo idealizzò il rapporto esistente tra il design ed il marketing, risultando la prima vettura alla storia della Fiat per cui il marketing assunse un'importanza molto particolare. Fu anche la prima auto italiana (in Francia la Renault 5 li aveva dal 1972) ad avere i paraurti integrati nel corpo vettura (e non sporgenti assestanti come fino ad allora succedeva); questo causò inizialmente alcune difficoltà da parte del pubblico ad accettare la vettura che a quel tempo sembrava priva di paraurti.
    Nel 1982 la Ritmo ricevette altre modifiche di dettaglio delle quali la più vistosa era sicuramente la sparizione della caratteristica "codina" alla fine del tetto, che si era rivelata controproducente dal punto di vista aerodinamico creando vortici che, fra l'altro, risucchiavano la polvere e l'acqua alzata dalle ruote posteriori sporcando il lunotto. Nonostante la prima serie fosse sul mercato ormai da 4 anni e si avviasse a fine produzione, in quell'anno la Fiat introdusse comunque una ulteriore versione: la 125 TC Abarth. Mossa da un bialbero a carburatore doppio corpo di 1995 cm³ da 125 CV a 6000 giri, la versione curata dalla Abarth aveva una carrozzeria (solo 3 porte) molto sportiva basta sulla 105 TC, con in più cerchi in lega specifici di produzione Pirelli con gomme P6 da 185/60-R14, strip adesiva laterale Abarth 2000, alettone posteriore in gomma alla base del lunotto, terminale marmitta cromato, sedili sportivi e volante racing. Immancabili ovviamente le targhette con il marchio dello scorpione. Inoltre la ruota di scorta, troppo larga per restare nel vano motore, fu spostata nel bagagliaio ed "imbustata" in un'apposita custodia in finta pelle. Oltre al potente motore, questa versione era dotata di un robusto cambio sportivo prodotto dalla tedesca ZF, freni anteriori a dischi autoventilanti con servofreno maggiorato, e tutta una serie di modifiche all'assetto che includevano diversi fuselli anteriori marcati Abarth che conferivano una diversa geometria all'avantreno. La Ritmo 125 Abarth, con i suoi 190 km/h e uno 0-100 in meno di 9 secondi, destò molto interesse presso la stampa italiana ed estera: famoso all'epoca un servizio pubblicato su Gente Motori in cui il pilota di rally Attilio Bettega si cimentava in un'improbabile gara di accelerazione contro un caccia Fiat G-91 delle Frecce Tricolori. La Ritmo 75 Abarth è stata anche impiegata nei rally alla fine degli anni '70, partecipando al Rally di Montecarlo nel 1979 con alla guida Attilio Bettega.

    Fino al 1982, in base all'accordo di collaborazione sottoscritto fra le case automobilistiche, la Ritmo venne prodotta in Spagna dalla SEAT. Allo scadere dell'accordo la casa spagnola riciclò il più possibile le sue catene di montaggio, sostituì un numero di pezzi sufficiente ad evitare problemi di copyright ed uscì sul mercato con un modello molto simile alla progenitrice, la SEAT Ronda, rifacendo di fatto quanto già accaduto con la Fiat Panda, riciclata in SEAT Marbella, e con la 127 (diventata Fura). Nel 1984, con poche modifiche sullo stesso pianale della Ronda la SEAT costruì la prima serie della Ibiza e anche la Malaga, mantenendone anche le sospensioni.

    Dalla Ritmo seconda serie fu derivata la berlina Fiat Regata, vettura che aveva talmente tanti elementi in comune con la Ritmo da essere omologata come una sua versione (entrambe avevano sigla di progetto "138", e come tali erano indicate sulla carta di circolazione).
    Un fatto curioso: la nuova Fiat Bravo, presentata in Italia dal febbraio 2007, viene venduta sul mercato australiano con il nome di Fiat Ritmo.
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    The Fiat Ritmo is an automobile by Italian manufacturer Fiat, launched in 1978 at the Turin Motorshow. It was a small family car with an avant-garde design by Sergio Sartorelli who headed the Future Studies department at the Centro Stile Fiat. The export version for English-speaking markets was badged Fiat Strada. In 1979, SEAT Ritmo production started in Spain and was replaced by a facelifted version in 1982, the SEAT Ronda. During the Ritmo's production, which ran from 1978 to 1988, a total of 1,790,000 units were made. It was replaced by the Fiat Tipo.
    Fiat started work on the Ritmo hatchback — as a replacement for the 128 sedan — in 1972, at a time when the hatchback bodystyle for small family cars was still relatively uncommon in Europe, although Fiat had utilized it for its 127 supermini. In the intervening years, however, rival European manufacturers began launching small family hatchbacks, the most notable being the Volkswagen Golf in 1974.

    Prior to its launch, the press speculated that the project codename 138 would be the final production name, however, Fiat resolved to follow the precedent set by the Fiat Mirafiori by giving its new car the Ritmo name, rather than another three digit number. In Italian, the name translates to "rhythm", whereas the export Strada name used for most English-speaking markets (i.e. Great Britain, United States and Canada. Sold as Ritmo in Ireland) translates into "road".
    In September 1981, Fiat displayed the Ritmo Abarth 125 TC at the Frankfurt Motorshow. This model was not available for right-hand export markets because the position of the exhaust downpipe did not allow for a relocated steering column and system. The 125 TC was a modified and revised 105 TC with a 1,995 cc DOHC four with 125 PS (92 kW; 123 bhp), ventilated front discs, a new 5-speed ZF manual gearbox, revised suspension settings and strengthened components. Outwardly, the 125 TC differed only slightly from the 105 TC - it gained the chunky four-spoke 14 in alloys later seen on the Bertone Cabrio models, featured an "Abarth" red and black badge on the rear hatch, and the side badges featured the Abarth "Scorpion". The 125 TC version had a top speed of 190 km/h (120 mph) and it could accelerate from 0 to 100 km/h (62 mph) in 8.7 seconds.[13] These cars were the last ones assembled on a separate Abarth production line, following the Fiat buyout in 1971.

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    Related models / Modelli correlati:
    AUTOBIANCHI A112 ABARTH ---> https://jordanscars.forumfree.it/?t=71627139

    Edited by xJORDANx - 11/1/2021, 13:17
     
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    Seat "Ronda"... L'avevo assolutamente dimenticata!!! :D
     
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1 replies since 30/12/2015, 23:22   619 views
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