ALFA ROMEO GT 1300 JUNIOR

Autoart 1:18

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    ALFA ROMEO GIULIA GT 1300 JUNIOR
    1:18 AUTOART (CODE 70131)

    Year/Anno : 1971
    Color : Rosso/ Red
    My rating/Mio Voto : 89/100
    Materiale: Diecast

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    STORIA(Wiki):
    L'Alfa Romeo Giulia GT è un'autovettura coupé, costruita dall'Alfa Romeo, su meccanica del modello "Giulia", dal 1963 al 1975.
    La carrozzeria, opera di un giovanissimo Giorgetto Giugiaro all'epoca in forze alla Bertone, andava a coprire il pianale, con passo accorciato da 251 a 235cm, della Giulia Berlina. Sostituendo la Giulietta Sprint,da cui derivano i due volumi e mezzo, mantenne invariata anche la classica collocazione motore e cambio anteriore, con trazione posteriore.

    Il design, era di una filante ed elegante coupé sportiva 2+2. Il curioso scalino anteriore che caratterizzava tutte le versioni prodotte fino al 1968 e parte di quelle prodotte fino al 1971 era dovuto ad un ripensamento tra l'approvazione del disegno e la messa in produzione dell'auto. Originariamente, infatti, doveva essere una presa d'aria poi abolita per contenere i costi. Ne ha definito una importante e riconoscibile caratteristica stilistica. Divenne una delle vetture più ambite del periodo.

    Furono prodotte in tutto diverse versioni nelle varie serie, che si possono classificare in: Sprint GT, GT Junior, GT Veloce e GTC "(Gran Turismo Cabriolet)".
    La "Giulia Sprint GT" fu mostrata in anteprima alla stampa il 9 settembre 1963, assieme alla linea di montaggio appena terminata nel nuovissimo stabilimento di Arese. Tre giorni dopo avvenne la presentazione ufficiale al pubblico, nel corso del Salone di Francoforte.

    In verità le consegne iniziarono a dicembre perché, al momento della presentazione e messa in listino, sugli esemplari pre-serie della "Giulia Sprint GT" si stavano ultimando i test di verifica. Fu proprio durante lo svolgimento di questi ultimi test che, il 30 ottobre, perse la vita Edoardo Monego, ingegnere collaudatore dell'Alfa Romeo che aveva seguito tutto lo sviluppo della nuova vettura. Uscito in strada per testare alcune varianti al motore e agli pneumatici, si scontrò frontalmente con una Peugeot 404 che stava completando un'inversione di marcia sulla SP 233, in località Torretta.

    La prima versione di questo vettura (serie 105.02), è mossa dal quattro cilindri in alluminio con distribuzione bialbero di 1570cm³ (serie AR00502) derivato dalla berlina Ti e potenziato a 106cv grazie all'adozione di due carburatori doppio corpo Weber e differenti fasature di distribuzione e accensione. La meccanica è la stessa della berlina, ma i freni sono a disco Dunlop su tutte le ruote. Le prime 22000 berline 1600 Ti costruite, infatti, hanno freni a tamburo e, solo dal 1963, a disco come la "GT".

    Gli interni, invece, sono specifici con nuovi sedili, pannelli porta e cruscotto con strumenti circolari. La leva del cambio (a 5 rapporti) è a cloche, solo optional sulla berlina.

    Sprint Gt Veloce:
    Nel 1965 apparve la Giulia Sprint GT Veloce (serie 105.36), versione più prestigiosa potenziata e migliorata della Giulia Sprint GT. Questa versione è riconoscibile anteriormente dai 3 profili cromati sulla calandra anteriore nera a nido d'ape, dagli stemmi rotondi smaltati raffiguranti il Quadrifoglio verde posti sui montanti posteriori e dalla Scritta "Veloce" a lato del faro posteriore destro. È caratterizzata da finiture interne più curate (plancia rivestita in finto legno, rivestimenti più pregiati) e da sedili anteriori avvolgenti. Equipaggiata con il nuovo motore serie 00536, una versione rivista e potenziata a 109CV del motore bialbero 1570cc, il quale nonostante l'apparentemente modesto incremento della potenza, grazie a una migliore erogazione della coppia, garantiva prestazioni notevolmente superiori alla Giulia Sprint GT. Quattroruote nella sua prova su strada riscontrò una velocità massima di 187 km/h e un tempo di accelerazione sul chilometro con partenza da fermo pari a 31" e 4/10, valori che ponevano la Giulia Sprint GT Veloce al vertice della categoria e quasi alla pari con sportive titolate di maggiore cilindrata.

    Gt Junior:
    Nel 1965 il nuovo stabilimento di Arese raggiunse la piena operatività e i modelli "Giulia Sprint" e "Giulia Spider", ultime derivazioni della gamma "Giulietta", uscirono dal listino, consentendo all'Alfa Romeo di aumentare la produzione della gamma su scocca "Giulia". Nacque così l'idea commerciale di promuovere la versione "Junior" della "GT", dotandola di un motore di cilindrata minore e di finiture più economiche, in modo da proporre il prodotto ad un prezzo inferiore e sostenibile da una fascia di clientela in continua espansione, grazie agli effetti del "boom" economico di quegli anni.
    In attuazione di tale strategia commerciale, nel 1966, accanto alle versioni "Sprint GT" con motore di 1,6 litri, entrò in listino una versione di cilindrata ridotta a 1290 cm³, motore serie 00530, dotato di 89cv, denominata "Giulia GT 1300 Junior" (serie 105.30). La "Junior" aveva un allestimento ridotto: pavimento in gomma, assenza di servofreno, plancia in plastica priva di consolle centrale, borchie copriruota semplificate, sedili meno profilati. Il successo fu superiore alle aspettative e, grazie anche alle prestazioni non molto dissimili dai modelli 1600, gli allestimenti "Junior" rappresentarono ben presto la grande maggioranza delle "Giulia GT" vendute. Nel decennio di produzione, le Alfa Romeo GT hanno totalizzato 105.494 esemplari, di cui 91.195 nella versione "1300" e 14.299 in versione "1600" unificata.
    Nel 1967 le "Junior" furono dotate di servofreno, dapprima con kit postmontaggio presso le concessionarie, successivamente direttamente in fabbrica, mentre nel 1969 persero il nome Giulia per chiamarsi semplicemente "GT 1300 Junior" e, pur mantenendo lo "scalino", persero il cruscotto "piatto" a quattro strumenti e vennero dotate di una nuova plancia, simile a quella della "GT 1750 Veloce". Tutta la gamma beneficiò dell'introduzione dell'alternatore al posto della dinamo e della frizione con molla a diaframma e comando idraulico, generalizzata in tutta la gamma Giulia.

    Nel 1971 le "GT Junior" adottarono il frontale ristilizzato e privo di "scalino", e i parafanghi posteriori con profilo più alto, uniformandosi nella carrozzeria alla "1750 GT Veloce" e alla "GT 2000 Veloce". L'uniformazione, tuttavia, non fu totale perché le Junior avevano fari singoli (anziché doppi) e una diversa grigliatura della calandra. Con il restyling, comunque, la gamma "Junior" guadagnò un motore: accanto al 1300 da 89cv era infatti disponibile il 1600 da 109cv (quello 00536 che fu della 1600 Veloce), ora divenuto solo Junior. Infatti la sigla "Veloce" che ha sempre caratterizzato i modelli più potenti, dal 1968 fu riservata alla 1750 e successivamente anche alla 2000.

    Nel 1973 tutte le "GT" beneficiarono dell'unificazione estetica con la versione "GT 2000 Veloce" introdotta nel 1971. Anche le "GT 1300 Junior" e le "GT 1600 Junior" adottarono la stessa calandra cromata a quattro fari, una plancia e interni e sedili pressoché uguali a quelli della "Veloce", differenziandosi quasi esclusivamente per i fanali posteriori più piccoli. Questa versione è conosciuta come "Unificato", e vede l'adozione del motore di 1,6 litri tipo 00526, leggermente rivisto nella messa a punto per ridurre inquinamento e consumi e con potenza ridotta a 106 cv.

    Gt Veloce:
    Nel 1967 le Giulia Sprint lasciarono il posto alla nuova versione, ridenominata GT Veloce (senza il nome Giulia). Rispetto ai modelli precedenti, oltre alla cilindrata maggiorata da 1570 a 1779 cm³ (114cv), la nuova nata aveva la parte anteriore completamente ridisegnata: niente più scalino, ma frontale "liscio" con mascherina nera a singolo baffo cromato, dotata di 4 fari circolari, i fari posteriori erano specifici del modello con il catadiottro rifrangente posto orizzontalmente al centro del faro. Caratteristica distintiva del modello gli stemmi rotondi smaltati raffiguranti il Quadrifoglio Dorato sui montanti posteriori. Anche gli interni presentavano una nuova plancia con nuovi strumenti, inediti sedili profilati (con poggiatesta anteriori estraibili), tunnel centrale dotato di strumentazione. Alcuni ritocchi nel 1969, caratterizzarono la Seconda Serie della 1750 GT Veloce, tra questi i fanalini anteriori integrati nel frontale, nuovi paraurti, diverse coppe ruota, fanali posteriori uguali alle altre GT e diversi sedili e pannelli. Il nuovo motore 00548 garantisce prestazioni notevolmente migliorate, sia in accelerazione e che in ripresa, leggermente aumentata anche la velocità massima (dichiarata ora oltre 190 km/h). La 1750 GT Veloce prima serie è la versione da cui vennero ricavate le GTA-M che per anni dominarono nelle competizioni.
    Nel 1971, la 1750 GT Veloce venne sostituita dalla 2000 Gran Turismo veloce. L'aumento di cilindrata da 1779 a 1962 cm³ (150 cv SAE), fu ottenuto aumentando l'alesaggio a 84mm e fu accompagnato da numerosi aggiornamenti estetici: nuova mascherina anteriore cromata; luci posteriori maggiorate comprendenti le luci retromarcia; e agli interni: nuova strumentazione ed inedita consolle centrale raggruppata in stile 'quadrifoglio' davanti al volante; nuovi sedili anteriori e nuovi rivestimenti). Le innovazioni meccaniche riguardavano la dotazione al propulsore di due carburatori sportivi doppio corpo (indifferentemente Solex ovvero Dell'Orto), ed alla trasmissione del differenziale autobloccante ZF al 25%. Tra gli optional erano disponibili l'aria condizionata, i cerchi in lega di magnesio tipo "Millerighe" prodotti dalla Campagnolo o dalla Cromodora, la vernice metallizzata ed i vetri atermici. Il peso complessivo rimase nel limite di 1020 kg. L'incremento delle prestazioni portò la velocità massima dichiarata ad oltre 195 km/h. L'accelerazione media riscontrata sui modelli non elaborati era di 7,2 secondi (un secondo meno della variante berlina) per raggiungere i 100 km/h (l'originale verifica fu fatta sul parametro delle 60 miglia orarie), e il tempo di 12 secondi e 6 decimi per percorrere, con partenza da fermo, la distanza di 400 metri (ovvero il 1/4 di miglio tipico dei test statunitensi). Queste rilevazioni furono effettuate dal mensile U.S. "Hot Rod" nel mese di ottobre 1980. La rivista definì la 2000 Gran Turismo veloce Alfa Romeo "the only european car able to be called 'muscle car'". La stretta parentela con le 1750 GTAm, portò molte GTv ad essere modificate ed impiegate per l'uso in pista, specialmente nei raduni storici, riducendo così notevolmente il parco vetture originali a disposizione dei collezionisti. Le 2000 Gran Turismo veloce, nel "Classic Alfa Romeo 2013", hanno concluso, in configurazione stradale, al primo e secondo posto della classifica assoluta, davanti alle versioni competizione 1750 GTAm da cui pur derivano, così come documentato dalla rivista italiana Autocapital del novembre 2013. Un particolare estetico che distingue le 2000 GT Veloce è lo scudetto presente sul montante posteriore della vettura: è l'unica ad avere raffigurato un biscione verde smaltato al posto dei convenzionali quadrifoglio verde oppure oro. Non esistono testi o motivazioni attendibili di tale singolarità. La 2000 GT veloce coupé fu prodotta fino al 1976 in quasi 38.000 esemplari di cui 6.337 venduti negli Stati Uniti, e 5.451 allestiti con guida a destra.

    N.B. Con la definizione "scalino" si intende la fessurazione e l'antistante piano trapezoidale, posti tra la parte anteriore del cofano motore e la calandra.
    Tale dislivello è dovuto al fatto che la direzione aziendale, poco prima delle fasi di assemblaggio della produzione di serie del primo modello "Sprint GT", decise di eliminare la vistosa presa d'aria sul centro del cofano, prevista nel progetto originale.

    Nel frattempo, però erano già state stampate le calandre e si optò per lasciare la feritoia fino all'esaurimento delle calandre costruite. Il successivo gradimento del pubblico sconsigliò di porre rimedio al difetto che divenne la caratteristica distintiva di quel modello e delle seguenti versioni, fino al 1969.
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    (PICS: car-shooters)
    Modelli Correlati/Related model cars:
    ALFA 1750 GTV ---> https://jordanscars.forumfree.it/?t=74985079
     
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