ALFA ROMEO 156 GTA

Ricko 1:18

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    ALFA ROMEO 156 GTA
    1:18 RICKO

    Year/Anno :2002
    Color : Grigio Met/Antracite
    My rating/Mio Voto : 82/100
    Value for Money/Rapporto qualità prezzo : 93/100
    Original price/Prezzo : €uro 55

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    L'Alfa Romeo 156 (Progetto 932) è una berlina di segmento D prodotta dalla casa automobilistica italiana Alfa Romeo e commercializzata dal 1997 al 2005, anno in cui viene sostituita dalla 159 (la versione Crosswagon viene invece prodotta fino al 2007).
    Per qualche appassionato del marchio, nei primi anni novanta l'Alfa 155 aveva in qualche modo minato la reputazione della casa del biscione per quel che doveva essere l'aspetto dinamico di una vettura di Arese. La 155 veniva rimproverata, in particolare, di aver completamente abbandonato i canoni sportivi del marchio, per abbracciare una condivisione fin troppo stretta con la Fiat Tempra e la Lancia Dedra (dalle quali derivava).
    Il Gruppo Fiat cercò allora di realizzare una sostituta della 155 che potesse ritrovare quelle caratteristiche dinamiche che gli alfisti chiedevano. Niente ritorno della trazione posteriore, comunque, ma certo una vettura che potesse diversificarsi e non poco dalle altre auto medie del gruppo. Si decise di partire dal pianale Tipo II, ma di modificare molte parti in modo da ottenere una massa inferiore (struttura plancia in magnesio) e un comportamento dinamico superiore con sospensioni indipendenti posteriori. Si arrivò, quindi, a definire il pianale Tipo II rev 3 da condividere con la più piccola 147, la GT e, con sospensioni differenti sia anteriori che posteriori, anche con la Lancia Lybra[3], che rimarrà nel tempo un'esclusiva Alfa Romeo e sarà esteso alle sole sorelle 147 e Gt. Una piattaforma dotata di sospensioni inedite a quattro ruote indipendenti. Questo fu il compromesso trovato dal Gruppo Fiat, nella speranza di poter tornare a soddisfare quelle che erano le richieste di un mercato molto esigente quale quello che sempre si era rivolto alle vetture Alfa Romeo.

    Fu sotto queste linee guida che al Salone di Francoforte del 1997 venne presentata la nuova berlina di segmento D di Arese, la quale ottenne subito un enorme numero di consensi sia da parte degli appassionati del marchio, sia da parte delle riviste specializzate. A riprova di questo, i numeri di vendita sopra ogni aspettativa (90 000 ordini solo nei primi 4 mesi di commercializzazione) e il titolo di Auto dell'anno 1998[4]. Solo nel 2000 verrà poi lanciata la versione station wagon della 156, denominata Sportwagon[2].

    La Alfa Romeo 156 è stata utilizzata come gazzella dall'Arma dei Carabinieri, rimpiazzata ora dall'Alfa Romeo 159 sebbene ancora molti esemplari siano tuttora in servizio.
    La 156 è un'auto caratterizzata da una linea particolarmente armoniosa e al tempo stesso aggressiva, che porta la firma di Walter De Silva. La vettura abbandona completamente lo stile spigoloso e a cuneo della 155, in favore di una linea più dolce composta da linee tese e raccordi ad ampio raggio. Una caratteristica particolare è data poi dallo spostamento delle maniglie delle portiere posteriori in una posizione integrata con i finestrini laterali, tale da renderne difficile l'individuazione ad un primo sguardo.
    Anche gli interni portano in dote la stessa evoluzione stilistica degli esterni: linee molto morbide caratterizzano l'intera plancia e due grandi elementi circolari costituiscono il cruscotto di fronte al pilota. Tre piccoli strumenti circolari presenti sulla plancia centrale seguono la tradizione della casa. Il volante, inedito, incorpora l'airbag (fino a quel momento di serie solo sulla più lussuosa 164) e, in optional, può avere la corona in radica.
    La guidabilità è, come da tradizione Alfa Romeo, di prim'ordine, grazie a una elevata resistenza torsionale e a un intelligente schema di sospensioni, con una soluzione a quadrilatero alto (derivata dalle corse) all'anteriore e MacPherson per il posteriore. Tale soluzione permette di ridurre l'effetto di sottosterzo grazie a una certa azione autosterzante delle ruote posteriori. Se la tenuta e la stabilità ne beneficiano, non si può dire altrettanto del diametro minimo di sterzata, decisamente ampio e quindi scomodo in manovra.
    Per quanto riguarda il top di gamma l'innovazione lascia posto alla tradizione. Si trovano infatti due versioni del propulsore V6 Busso (dal nome del suo progettista, Giuseppe Busso), che montato proprio su 156, oltre che sull'Alfa Romeo 147 concluse trent'anni di onorata carriera: un 2,5 l da 192 cavalli e il 3,2 montato sulla 156 GTA da 250 cavalli, che si può dire il canto del cigno di questo 6 cilindri.
    Il V6 Busso bialbero a 24 valvole in un primo momento viene offerto unicamente in versione da 2,5 litri di cilindrata, mentre nel 2002 verrà offerta anche la nuova versione da 3,2 litri abbinata alla storica sigla GTA.
    La Gta con una velocità massima di 250 km/h e un'accelerazione da 0 a 100 in poco più di 6 secondi rimane un'autovettura dalle prestazioni eccezionali e che sempre rimarrà nel cuore degli appassionati.
    2006-alpha-romeo-156-gta_600x0w

    Modelli Correlati:
    ALFA ROMEO 147 GTA---> https://jordanscars.forumfree.it/?t=70396601
    ALFA ROMEO 4C-----> https://jordanscars.forumfree.it/?t=69836057

    Edited by xJORDANx - 10/9/2015, 19:19
     
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0 replies since 27/12/2014, 13:29   471 views
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