Jordan's cars

Posts written by xJORDANx

  1. .
    Ciao Renato, grazie mille, veramente!
    E' vero, un piccolo particolare, ma interessante e che caratterizza questa versione; immagino la difficoltà di riproporlo su una 1/43 che ne era sprovvista.

    Il resto della riproduzione di questa Cmc(non è Kyosho ;) ) però è praticamente impeccabile e la quantità di particolari riprodotti è impressionante.
    Anche Kyosho, sempre in 1/18, ha riprodotto questa versione, ma è decisamente più grezza e ricca di altri errorini storici.

    L'esigenza di creare un mio sito nasce per passione e per lasciare qualcosa nel web di facile accesso a tutti, ma immediato e durevole, dato che ormai tutto si è spostato sui social network come Facebook o Instagram, dove ogni foto o discussione compare e sparisce alla velocità della luce; nonostante in pochi scrivano o commentino (anche perchè occorre essere iscritti a forumfree per farlo), gli accessi sono parecchi e sono felice che qualcuno possa trovare interessante e magari anche di aiuto avere una carrellata di foto dei modelli per valutarne i particolari e la qualità costruttiva.

    Per quel che riguarda le foto, con gli anni mi piace sempre più cercare di farne di più realistiche possibile, ma ammetto che ciò non sia sempre possibile e che, per mancanza di tempo, non in tutte le "foto recensioni" troverai sempre la qualità di immagini che vorrei, considerando anche il fatto che quando le carico online un po' di definizione si perde di default.
    Ad ogni modo spesso utilizzo una reflex Nikon, ma devo ammettere che con gli ultimi Smartphone anche chi non ne possiede una può facilmente fare delle foto dignitose, dunque puoi tranquillamente provarci anche tu ;) .
    Grazie ancora e buon collezionismo!

    Jordan
  2. .
    LAMBORGHINI 400 GT 2+2
    1/18 KK SCALE (KKDC180391)

    Year/Anno : 1965
    Color : Azzurro/ Light Blue met.
    My rating/Mio Voto : 86/100
    Original price/Prezzo : €uro 70 (2019)
    Materiale: Die-cast
    Limited: 1000 pieces

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    La Lamborghini 350/400 GT è la prima autovettura prodotta dalla casa automobilistica italiana Lamborghini. È stata costruita tra il 1964 ed il 1968 in 416 esemplari.
    All'inizio degli anni sessanta, Ferruccio Lamborghini, titolare dell'omonima fabbrica di macchinari agricoli, aveva sottoposto a Enzo Ferrari alcune critiche sul cambio e sul differenziale della sua Ferrari 250 GT, alle quali il "patron" della casa di Maranello aveva seccamente risposto: "Che vuol saperne di macchine lei che guida trattori". Per reazione a questa risposta, Ferruccio decise d'affiancare alla produzione di trattori quella di automobili gran turismo, in grado di far concorrenza alle Ferrari. Dato che l'obiettivo di Lamborghini era quello di costruire un'automobile perfetta anche se non particolarmente rivoluzionaria, si circondò di tecnici d'alto valore, come Giotto Bizzarrini, ex dipendente Ferrari.
    Proprio Bizzarrini progettò un nuovo motore V12 con 2 alberi a camme in testa per bancata di 3,5 litri da 360 CV ed un nuovo telaio tubolare con sospensioni a 4 ruote indipendenti.

    Dopo la presentazione del prototipo 350 GTV, disegnato da Franco Scaglione nel 1963, e l'abbandono di Bizzarrini che lasciò la Lamborghini per fondare un proprio marchio con il suo nome, la pur giovane casa di Sant'Agata Bolognese venne rifondata, con l'ingaggio di Gianpaolo Stanzani come motorista e Gian Paolo Dallara[4] come telaista.

    La 350 GTV venne resa meno estrema dalla carrozzeria Touring a cui venne affidato lo sviluppo, ridisegnando il frontale che aveva suscitato parecchie critiche, parzialmente la coda e gli interni. I fari a scomparsa e le vistose cromature furono rimosse. L'originale impostazione del padiglione data da Franco Scaglione, tuttavia, non venne stravolta. Anche il motore, sempre V12 da 3464 cm³, venne depotenziato a 270 CV, attraverso l'adozione di alberi a camme dal profilo meno "spinto", della lubrificazione tradizionale anziché a carter secco e di 6 carburatori Weber più grandi da 40 mm anziché 36.

    Il quadro tecnico era completato dai quattro freni a disco Girling, dal cambio ZF manuale a 5 rapporti e dal differenziale Salinsbury. Gli interni erano in pelle con volante in legno e dall'impostazione votata al comfort.

    Dell'assemblaggio della nuova coupé si occupò la Touring di Milano, adottando la celebre struttura Superleggera, ma il telaio, il cui passo era aumentato di 10 cm rispetto alla GTV, fu realizzato a Modena da Neri e Bonacini.

    L'auto venne esposta in anteprima al Salone dell'automobile di Ginevra nel marzo 1964, ma non era marciante. Desideroso di lasciarsi alle spalle le critiche alla GTV, infatti, Ferruccio Lamborghini si affrettò a presentare la nuova coupé anche se priva di motore. Su questa maquette era presente la dicitura, poi rimossa negli esemplari di serie, "2+1" poiché aveva un terzo posto di fortuna dietro i due principali. Per vedere la vettura completa si dovette aspettare il salone dell'automobile di Torino nell'autunno successivo. Ne sono stati costruiti 135 esemplari.

    Nel 1966 la 350 GT cedette il posto alla sua evoluzione, la 400 GT.
    Per ridestare interesse nel modello, la casa del toro decise d'intervenire, in verità in maniera assai leggera, sulla 350 GT. Le principali novità estetiche erano date dagli inediti doppi fari anteriori circolari al posto di quelli ovoidali, dall'eliminazione dei rostri ai paraurti e dalla mascherina rivista.

    Dal punto di vista tecnico la maggior differenza rispetto alla serie precedente, che, tra l'altro giustificava il cambio di nome in 400 GT, era data dall'incremento di cilindrata del V12 a 3929 cm³. La potenza aumentata a 320 CV era ottenuta ad un regime inferiore di 500 giri/min. Degne di nota anche l'adozione di sincronizzatori Porsche per il cambio e le novità agli interni (plancia, pannelli porta, sedili).

    La 400 GT era offerta sia in versione 2 posti che 2+2. Il pubblico preferì di gran lunga la seconda: 250 esemplari prodotti fino al 1968 contro 23. Nel 1968 venne sostituita dalla Lamborghini Islero.

    Related Model Cars/Modelli Correlati:
    LAMBORGHINI ESPADA ---> https://jordanscars.forumfree.it/?t=76683092

    Edited by xJORDANx - 10/1/2020, 20:03
  3. .
    AUDI SPORT QUATTRO STRADALE
    1/18 NOREV(188315)

    Year/Anno : 1985
    Color : Nero / Black
    My rating/Mio Voto : 84/100
    Materiale: Diecast senza apertura (no opening parts)

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    L'Audi Sport quattro è una autovettura sportiva costruita dalla casa automobilistica tedesca Audi, prodotta in 224 esemplari stradali al fine di omologarne la variante da competizione secondo le norme FIA Gruppo B da utilizzare nel Campionato del mondo rally, in cui ha gareggiato dal 1984 al 1986.

    Nella prima metà degli anni ottanta l'Audi era impegnata con successo nel Mondiale Rally Gruppo B, schierando per prima delle vetture dotate di trazione integrale aveva rivoluzionato questa categoria dell'automobilismo, diventando in breve tempo il punto di riferimento a livello tecnico. Tuttavia nel 1984 la Peugeot fece il suo ingresso nel Mondiale Rally con la propria 205 Turbo 16, frutto di un progetto di nuova concezione, si trattava di una vettura a motore centrale, trazione integrale e telaio realizzato appositamente per le competizioni, soluzioni tecniche ancora più competitive, subito riprese anche da altri costruttori. L'Audi invece disponeva di una vettura che per quanto evoluta e sviluppata derivava da un telaio in acciaio di una normale vettura stradale con motore anteriore, la casa tedesca per limitare il divario tecnico, decise allora di progettare una versione a passo accorciato di 32 cm della propria coupé per permettere una migliore guidabilità nei tortuosi percorsi dei rally, in base al regolamento tecnico di allora, era necessario produrre almeno 200 esemplari omologati per uso stradale per ottenere poi l'omologazione anche della versione da competizione. L'Audi realizzò quindi 224 esemplari stradali di Sport quattro, parallelamente ne sviluppò varie versioni da corsa sempre più evolute: la Sport quattro S1, la Sport quattro S1 E2 e la Sport quattro S1 E2 Pikes Peak.
    Uno dei punti deboli della precedente Audi quattro da rally era l'agilità, essenziale in questa disciplina dell'automobilismo, la vettura era caratterizzata da un passo relativamente lungo e da un consistente sbalzo anteriore, per far fronte a questi problemi, il precedente telaio venne tagliato fra il montante centrale e l'asse posteriore, realizzando così una vettura dal passo accorciato di 320 mm, per omologare nei rally questo nuovo telaio rivisto, la casa tedesca dovette produrre una nuova vettura stradale: la Sport quattro.
    Come il precedente modello da cui deriva, quest'auto è sempre spinta da un motore 5 cilindri in linea, ma con una cilindrata leggermente inferiore, ridotta da 2.144 cm³ a 2.133 cm³, un accorgimento per rientrare in una classe di peso minimo inferiore del Gruppo B. Questo propulsore collocato all'avantreno in posizione longitudinale, ha testata e blocco motore realizzati in lega leggera di alluminio, la distribuzione è a doppio albero a camme, 4 valvole per cilindro, iniezione elettronica Bosch, è sovralimentato con un turbocompressore KKK, sviluppa una potenza massima di 306 CV a 6.700 giri al minuto, mentre la coppia motrice raggiunge un picco di 370 N·m a 3.700 giri/min.
    La carrozzeria era realizzata dalla ditta Baur, utilizzando per i pannelli materiali compositi tranne che per le portiere in acciaio; a livello estetico la diminuzione del passo accentua le dimensioni dello sbalzo anteriore, meno proporzionato rispetto alla quattro, anche il parabrezza è meno inclinato, il frontale è contraddistinto da numerose prese d'aria per migliorare il raffreddamento termico della meccanica; al posteriore è collocato uno spoiler e i fanali sono bruniti.

    La vettura dispone di trazione integrale con 3 differenziali di cui il centrale e il posteriore sono bloccabili, cambio manuale a 5 rapporti, cerchi in lega da 15" di diametro, freni a disco autoventilati da 280 mm di diametro con pinze freno a 4 postoncini più ABS, il peso totale è di 1298 kg. Le prestazioni sono le seguenti: accelera da 0 a 100 km/h in 4,8 secondi e raggiunge una velocità massima di 250 km/h. Venduta a facoltosi clienti selezionati, aveva un prezzo di listino elevato, all'epoca circa 180 milioni di lire.

    La Sport quattro viene utilizzata per la prima volta in gara al Tour de Corse, quinta prova del campionato mondiale rally del 1984, guidata da Walter Röhrl, non termina la corsa per problemi al motore. La vettura viene utilizzata sporadicamente, affiancando nelle restanti prove la collaudata Audi quattro A2 (che per la squadra Audi resta la vettura di punta per la stagione 1984), viene gradualmente sviluppata, subisce alcuni ritiri per problemi tecnici ma ottiene la prima vittoria al Rally della Costa d'Avorio 1984 pilotata da Stig Blomqvist, prova valida solo per la classifica piloti. L'Audi vince il titolo costruttori 1984, tutti i punti conquistati sono stati conseguiti per mezzo della quattro A2, il titolo piloti va al proprio alfiere Blomqvist, che supera il compagno di squadra Hannu Mikkola, grazie anche ad una vittoria ottenuta con la Sport quattro.

    Nel 1985 è la vettura ufficiale del team Audi, migliorata nell'affidabilità ma soffre la concorrenza della più competitiva Peugeot 205 T16, ottenendo diversi podi ma nessuna vittoria, per recuperare competitività, la squadra Audi fa debuttare al rally 1000 Laghi di Finlandia, la Sport quattro S1, una versione evoluzione, con la quale poi Walter Röhrl vinse la successiva prova del Rally di Sanremo fu un po' il canto del cigno della casa tedesca nel mondiale rally. A metà stagione del campionato del mondo rally 1986, in seguito a dei drammatici incidenti che coinvolsero dei piloti e degli spettatori nei rally in Portogallo e in Corsica, fa FIA annuncia la soppressione del Gruppo B a partire dal 1987, la squadra Audi decide di ritirarsi subito senza concludere il campionato. Diverse vetture dismesse dal team ufficiale, furono acquistate da squadre private per gareggiare nei campionati Rally-Cross e in Cronoscalate.

    Modelli correlati/Related model cars:
    AUDI QUATTRO S1 MONTECARLO'86 ---> https://jordanscars.forumfree.it/?t=74577253
  4. .
    Di grande impatto, non lo nego. Questo è di marca Cmr, ma esiste un'altra casa produttrice, la Cmc(cambia solo una lettera) che ne ha fatta una versione ancora più bella e dettagliata. (il Bartoletti Maserati che hai postato sull'altro forum è Cmc ;) )
  5. .
    FIAT 642 RN2 BARTOLETTI TRUCK F1 FERRARI TRANSPORTER 1957
    1/18 CMR (Code:CMR140)

    Year/Anno : 1957
    Color : Rosso/ Red
    My rating/Mio Voto : 80/100
    Materiale: Diecast
    Limited: ? n.d.

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    MODELLI CORRELATI/RELATED MODEL CARS:

    FERRARI 375 PLUS -----> https://jordanscars.forumfree.it/?t=76270087

    Edited by xJORDANx - 22/12/2019, 22:25
  6. .
    Clicca qui, ti dovrebbe ricomparire tutto.
    JORD
  7. .
    Ciao, ho cambiato or ora l'iconcina delle nuove discussioni perchè si era cancellata(dovrebbe ora comparire una Abarth 500, ma questo accade solo da pc), nelle vecchie discussioni invece rimane K.i.t.t.
    Ma entri nel sito da cellulare, da computer o dalla app?
    Purtroppo alcune cose le cambiano di default i creatori di "forumfree" e non sono io a gestirle direttamente, mentre altre volte i siti di hosting dove carico le foto o le icone perdono dei dati e perciò non risulta visibile tutto.
  8. .
    MITSUBISHI LANCER EVO VIII(8) MR FQ400
    1/18 OTTOMOBILE (OT862)

    Year/Anno :2007
    Color : Silver
    My rating/Mio Voto : 86/100
    Medium Price: 85 €
    Materiale: Resin
    Limited:999 units

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    La Mitsubishi Lancer Evolution, nota anche come Lancer Evo o semplicemente Evo, è la versione sportiva della Mitsubishi Lancer prodotta dal 1992 dalla Mitsubishi Motors Corporation. Ne sono state prodotte ben dieci versioni, e la designazione numerica è data da un numero romano. I modelli Evolution fino al V erano la base della vettura da rally con la quale Mitsubishi correva nel Gruppo A del mondiale rally vinto 4 volte dal 1996 al 1999. Proprio per adattarsi ai regolamenti vigenti, la versione da rally preparata dalla Ralliart, era basata sulla stradale, anche se in realtà la scocca era l'unica cosa che le accomunava.
    Originalmente, la Lancer Evolution doveva essere venduta solo per il mercato interno giapponese, solo successivamente (a partire dalle versioni V e VI) venne esportata nei mercati esteri europei, dato anche il buon numero di vetture che venivano importate da questi mercati. Con la Evo VIII, il mercato della Lancer si espanse anche negli USA, dove poco tempo prima era giunta la rivale Impreza con la versione WRX STi.

    Le Lancer Evolution furono decisamente competitive nel mondiale Rally, tanto da vincere 1 titolo Costruttori (1998) e 4 titoli piloti (1996-1999) pur schierando vetture totalmente di gruppo A e grazie anche alla destrezza al volante di Tommi Mäkinen. Dal 2001 sono state sostituite nel mondiale dalle versioni WRC chiamate rispettivamente WRC, WRC04 e WRC05, senza peraltro ottenere successi di rilievo. Tuttavia, la Lancer Evo gareggia ancora nei campionati Gruppo N nazionali e internazionali.
    La Evolution fu cambiata nuovamente nel 2003: stavolta gli aggiornamenti maggiori furono l'adozione del Super AYC (Active Yaw Control, Controllo Attivo dell'Imbardata) e l'adozione, per la prima volta, di un cambio manuale a 6 marce. Era disponibile con un motore da 280 CV (206 kW) in tre allestimenti: GSR, RS, MR. La RS prevedeva l'adozione di un nuovo differenziale anteriore a scorrimento limitato. La vera novità fu indubbiamente la nascita della versione MR (Mitsubishi Racing). Essa era nata in risposta alla Impreza Spec C, che i vertici stessi della Mitsubishi definirono "un'ottima vettura da rally". Con la MR, la casa dei tre diamanti decise di tornare avanti in termini di prestazioni corsaiole. Era dotata di sospensioni Bilstein che permettevano un maggiore feeling di guida e tenuta stradale. Molte componenti, tra le quali il tetto e il cofano, furono realizzati in alluminio, per un maggiore contenimento dei pesi e, nel caso del tetto, per abbassare il centro di gravità, una mossa necessaria a diminuire il naturale rollio della vettura. Dettagliati miglioramenti furono compiuti anche sull'elettronica che gestisce la trazione integrale della Mitsubishi, ovvero l'ACD (Active Central Differential, Differenziale centrale attivo), il Super AYC e l'ABS (definito dalla Mitsubishi "Sport"). La versione MR fu utilizzata per la preparazione di macchine da corsa temibili, come la serie FQ creata dalla Ralliart inglese (dalla 320 alla 400, in base alla potenza). Alcune fonti ritengono che FQ stia per "Fucking Quick", ovvero "Dannatamente veloce"[senza fonte]. In effetti, in una prova sostenuta dalla popolare trasmissione inglese Top Gear, una di queste Lancer riesce a mettere in difficoltà una Lamborghini Murciélago. La FQ400 preparata da UK Ralliart era in grado di esprimere, dal solito motore 2.0 L turbo 4G63, una potenza di 402 CV, per una potenza specifica di 201 CV/l, il che ne fa uno dei più alti valori di sempre per un motore stradale. La Lancer VIII fu anche la prima Evo ad essere venduta negli Stati Uniti. I vertici Mitsubishi decisero di importarla solo in seguito al grande successo che ottenne negli anni precedenti l'acerrima rivale Impreza. Comunque, la versione statunitense era ben differente dalla GSR giapponese: cambiavano decisamente gli interni, molto più minimalisti, e soprattutto non era presenta alcun controllo dell'imbardata. Solo la versione 2004 RS montava un differenziale anteriore elicoidale e il cambio manuale a 6 marce. Anche la versione importata in Italia e in Europa (Gran Bretagna esclusa) era decisamente differente rispetto alla versione giapponese: cambiava la potenza del motore, che si riduceva a 265 CV, l'alettone posteriore non era alto ma di dimensioni ben minori, anche se l'ACD era sempre presente così come il Super AYC. Come di consuetudine, la versione GSR era la pluriaccessoriata, mentre la RS era la prontocorsa del lotto.

    MODELLI CORRELATI:
    LANCER EVO VII AUTOART ----> https://jordanscars.forumfree.it/?t=72035105
  9. .
    LAMBORGHINI DIABLO SV
    1/18 AUTOART

    Year/Anno :1995
    Color : Blue met.
    My rating/Mio Voto : 88/100
    Evaluation: 150/180€
    Materiale: Diecast

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    La Lamborghini Diablo è un'automobile prodotta dalla casa automobilistica italiana Lamborghini in 2903 esemplari tra il 1990 e il 2001.
    Il nome Diablo,che viene scelto con una votazione delle maestranze, si ispira, come da tradizione Lamborghini, al mondo dei tori e delle corride, ed è legato alla leggenda di El Diablo (Il Diavolo in spagnolo), feroce toro allevato dal Duca di Veragua nel XIX secolo, che l'11 luglio 1869 a Madrid si scontrò in un epico combattimento con il famoso torero José De Lara, detto El Chicorro.
    Il progetto Diablo prende forma già nel 1985, quando la Lamborghini assume l'ing. Luigi Marmiroli con la missione di progettare un nuovo modello destinato a rimpiazzare la favolosa Countach, prodotta tra il 1974 e il 1990 in oltre 2.200 unità, e va avanti attraverso fasi alterne per cinque anni. La commercializzazione dei primi esemplari parte nel gennaio del 1990, al prezzo base di 240 000 dollari, ovvero circa 350 milioni di lire dell'epoca.

    Lo stile originale di Marcello Gandini, viene giudicato troppo aggressivo dai manager Chrysler, che nel 1987 acquista la Lamborghini Automobili dai F.lli Mimran. Ed allora Marcello Gandini collabora subito con il Centro Stile della Chrysler, diretto da Tom Gal, alla realizzazione del modello di stile definitivo ed accetta di porre la sua firma su tutti i veicoli di produzione.

    Nel 1995 un nuovo modello va ad arricchire la gamma, è la Diablo SV o Super Veloce. Questa versione a trazione posteriore e sospensioni meccaniche, è equipaggiata con una specifica aggiornata del propulsore che ora raggiunge una potenza di 520 CV. Altre caratteristiche distintive sono i cerchi posteriori da 18", freni anteriori e posteriori maggiorati, quadro strumenti riprogettato e un nuovo alettone regolabile a tre elementi nero o personalizzabile del colore della carrozzeria. Viene inoltre montato un nuovo paraurti anteriore con prese d'aria rimodellate e nuove luci fendinebbia e, dal 1998, anche i caratteristici fari a scomparsa sono sostituiti da un nuovo tipo a vista. Ma il particolare più evidente di questa versione è senza dubbio il grande logo SV che occupa tutta la fiancata, comunque eliminabile al momento dell'ordine.

    MODELLI CORRELATI/RELATED MODEL CARS:

    LAMBORGHINI DIABLO SE 30 JOTA---> https://jordanscars.forumfree.it/?t=75125739
  10. .
    ALFA ROMEO GTAm STRADALE
    1/18 AUTOART (base GTAm DRM 1971)

    Year/Anno : 1971
    Color : Verde Smeraldo Met.
    My rating/Mio Voto : 88/100
    Materiale: Diecast
    Limited: esemplare unico / one off

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    Edited by xJORDANx - 25/11/2019, 19:11
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    LAMBORGHINI VENENO
    1/18 AUTOART (74507)

    Year/Anno :2013
    Color : White/Bianco
    My rating/Mio Voto : 91/100
    Original price/Prezzo(2016) : € 220
    Materiale: Diecast

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    La Lamborghini Veneno è un'automobile fuoriserie realizzata dalla casa automobilistica italiana Lamborghini, presentata al Salone dell'automobile di Ginevra del 2013 e prodotta fino al 2014.
    La vettura è stata realizzata in occasione dei 50 anni della casa automobilistica di Sant'Agata Bolognese fondata da Ferruccio Lamborghini, ed è stata sviluppata partendo dalla Aventador di cui condivide buona parte dei componenti a livello di telaio e di meccanica. Il nome Veneno, che in spagnolo significa «veleno», come in vari modelli Lamborghini gli è stato conferito per ricordare uno dei più celebri tori da corrida. Sono stati costruiti solo quattro esemplari di questa vettura, di cui solo tre destinati alla vendita a un prezzo di circa tre milioni di euro. Ognuno di essi ha un colore differente: tre rispettivamente di verde, bianco e rosso, in omaggio alla bandiera d'Italia, mentre un quarto esemplare, di colore grigio e conservato dalla Lamborghini, è stato utilizzato per lo sviluppo del modello definitivo.

    La Veneno, nonostante sia dotata di molte soluzioni tecniche e stilistiche riprese dal mondo delle competizioni automobilistiche, è a tutti gli effetti un'automobile omologata per uso stradale.
    La vettura è spinta da un motore V12 da 6,5 litri di cilindrata, derivato da quello già proposto sulla Aventador, ma ulteriormente potenziato e in grado di sviluppare 552 kW (750 CV a 8250 giri/min) di potenza massima. La coppia motrice è di 690 N·m a 5500 giri/min: essa permette alla vettura di passare da 0 a 100 km/h in 2,8 secondi. Raggiunge una velocità massima di 355 km/h. Dispone di un cambio ISR a 7 rapporti e di trazione integrale permanente.

    Oltre alla versione coupé, è stata prevista la realizzazione di una versione roadster in 9 esemplari
  12. .
    MAZDA MX-5 SPIDER
    1/18 AUTOART (75974)

    Year/Anno : 2006
    Color : Stormy Blue met
    My rating/Mio Voto : 87/100
    Materiale: Diecast

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    La Mazda MX-5, anche nota come Miata, Eunos Roadster o Roadster, è una autovettura spider prodotta dalla casa automobilistica Mazda a partire dal 1989.

    Concepita alla fine degli anni settanta dal giornalista statunitense Bob Hall, che ne propose l'idea ai manager del settore Ricerca e Sviluppo della Mazda,[1] e messa in produzione alla fine degli anni ottanta, la MX-5 è una vettura convertibile a due posti secchi leggera e molto equilibrata, fortemente ispirata alla tradizione delle spider inglesi e italiane degli anni sessanta e settanta, in particolare alla Lotus Elan, alla Triumph Spitfire e alla Alfa Romeo Duetto.

    Automobile di enorme successo, è accreditata nel Guinness dei primati come la sportiva a due posti più venduta del mondo. Ad aprile 2014, la produzione totale è contata in 940.000 esemplari, mentre il 25 aprile 2016 viene raggiunto il traguardo storico di un milione di esemplari.

    La MX-5 è stata prodotta in quattro generazioni, identificate tramite la sigla del telaio: NA (1989–1997), NB (1998–2005), NC (2005–2015) e ND (2015-in produzione).

    La NC, la terza generazione di quest'auto, è stata messa in vendita nella seconda metà del 2005. L'auto, a parte gli indicatori di direzione, non ha nulla in comune con i vecchi modelli. Carrozzeria e telaio sono completamente nuovi e danno origine ad un mix tra la coupé RX-8 (della quale condivide parte del telaio e delle sospensioni) e la prima serie della MX-5. Il risultato è una spider dalla linea filante e muscolosa, con molte rievocazioni della piccola antenata soprattutto nel posteriore.

    Gli interni sono stati oggetto di diverse polemiche, specie nella versione Wind, cioè quella base: plastiche a profusione di qualità più scadente della seconda serie, piuttosto rigide, facilmente graffiabili e assemblate in maniera approssimativa. Nella versione Fire invece, gli inserti in pelle si limitano praticamente a delle strisce sulle portiere con una qualità davvero discutibile. Migliorie in genere sono state invece effettuate con il restyling della terza serie del 2010, soprattutto a livello di qualità delle plastiche.

    Grazie all'utilizzo di materiali particolarmente leggeri l'incremento di peso rispetto alla vecchia serie è limitato a soli 50 kg, il che fa restare anche la Mx5 3Rd Generation nella categoria delle Light Weight Spider.

    Nel nuovo modello sono state abbandonate le vecchie motorizzazioni per lasciare spazio a 2 propulsori di concezione più recente: un 1,8L da 126 CV e un 2.0L da 160 CV.

    Alla fine del 2006 alla versione con capote in tela è stata affiancata la Mx5 RC (Roadster coupé) dotata di tetto rigido in vetroresina che in soli 12" scompare nello stesso vano occupato abitualmente dalla capote in tela.

    La terza serie esiste in tre differenti versioni, la prima è quella del 2006 (MX-5 NC1 o MX-5 Mk3), la seconda è del 2008 ("facelift" o MX-5 NC2 o MX-5 NCFL o MX-5 Mk3.5) e la terza è del 2013 ("model update" o MX-5 NC3 o MX-5 NCMU o MX-5 Mk3.75). Le modifiche estetiche più sostanziali si sono avute nel passaggio tra la prima e la seconda versione (griglia radiatore, fari e antinebbia, minigonne, paraurti posteriore, luci posteriori, alcuni particolari cromati nella carrozzerie, nuova grafica degli indicatori analogici del cruscotto) ma si sono avuti degli aggiornamenti anche nella parte meccanica (motore 2.0, trasmissione e sospensioni). Nel passaggio dalla seconda alla terza versione si sono avute ulteriori modifiche estetiche (griglia del radiatore, fari antinebbia, paraurti e spoiler anteriore, nuovi cerchi in lega da 17") ma anche meccaniche (nuova mappatura della centralina per avere maggiore coppia, rimodulazione impianto frenante) e di sicurezza (cofano anteriore attivo in caso di impatto frontale).
  13. .
    BMW M4 GTS COUPE' (F82)
    1/18 MINICHAMPS (DEALER)

    Year/Anno : 2016
    Color : Matt Grey / Grigio Opaco
    My rating/Mio Voto : 84/100
    Original price/Prezzo medio(2019) : 109 €uro
    Materiale: Die-cast

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    La BMW Serie 4 è un'autovettura di fascia medio-alta prodotta a partire dal 2013 dalla casa automobilistica tedesca BMW in tre varianti di carrozzeria: coupé (sigla di progetto F32), cabriolet con tetto rigido ripiegabile (o anche coupé-cabriolet, sigla di progetto F33) e coupé a 4 porte (sigla di progetto F36).
    Al momento di progettare l'erede dei modelli E92 ed E93, ossia le Serie 3 coupé e cabriolet, i responsabili del progetto decisero di uniformare la denominazione del futuro modello agli ormai consolidati standard utilizzati da tutti gli altri modelli della gamma. Tali standard prevedono una cifra dispari per le berline e le station wagon, mentre per le coupé e le cabriolet basate sulla stessa meccanica si prevede invece una cifra pari corrispondente a quella della berlina con cui si condivide la stessa base meccanica più uno. Così, se la coupé su base Serie 5 prende il nome di Serie 6, la nuova coupé nata sfruttando la meccanica della Serie 3 prende il nome Serie 4.

    Viene svelata come concept car nel dicembre del 2012 mediante diffusione in rete delle prime foto e presentata dal vivo il mese successivo al Salone dell'automobile di Detroit. Nel mese di luglio del 2013 vengono diffuse le prime foto della vettura definitiva, non più così estrema come la concept car da cui deriva e contemporaneamente fa la sua apparizione nel listino ufficiale tedesco. A settembre la vettura definitiva viene presentata al pubblico, in occasione del Salone dell'automobile di Francoforte.
    Rispetto alla Serie 3 da cui deriva, risulta più larga, più bassa e leggermente più lunga, un espediente per rendere più filante il corpo vettura, al di là della presenza di sole due porte; dalla berlina riprende i temi stilistici principali, primo fra tutti il frontale con i fari che si protendono al centro fino a toccare la calandra a doppio rene, così come il cofano allungato dall'estremità anteriore assai spiovente.

    La vista laterale è caratterizzata dagli sbalzi ridotti e da una superficie vetrata a forma di spicchio che integra anche il gomito di Hofmeister, ormai quasi un marchio di fabbrica utilizzato ininterrottamente dal 1961.

    Anche le nervature lungo la fiancata (una che passa per la maniglia della portiera e una che solca la zona sottoporta) sono degli elementi introdotti da alcuni anni nella produzione BMW. Non mancano tuttavia delle novità, come ad esempio la presa d'aria dietro al passaruota anteriore che funge da appendice aerodinamica. La coda ha un disegno tronco e incorpora i fari a forma di "L rovesciata".

    Anche gli interni riprendono quasi completamente i temi stilistici già visti sulla F30 e su altri modelli. Ne è un esempio il nuovo sistema iDrive dal nuovo disegno introdotto due anni prima con l'avvento della Serie 6 cabriolet.
    Il resto dell'abitacolo, sia per quanto riguarda la disposizione degli elementi che formano il gruppo plancia-cruscotto, sia per quanto riguarda i sedili ed il loro disegno. La differenza fondamentale sta nella zona posteriore, dove trovano posto due sedili separati in cui possono trovare posto due adulti non troppo alti.

    BMW ha introdotto un prototipo della M4 GTS nel mese di agosto del 2015 al Pebble Beach Concours d'Elegance e la presentazione ufficialmente in versione definitiva del modello è avvenuta al Motor Show di Tokyo nel mese di ottobre del 2015. Si tratta di una versione con vocazione per la pista della M4 Coupé di serie e sarà prodotta in numero limitato a soli 700 unità. È alimentata dallo stesso 3,0 litri benzina twin-turbo sei cilindri in linea, come nella normale M4, ma la potenza è stata aumentata a 500 CV erogati a 6.250 giri/min e la coppia tocca i 600 Nm fra 4.000 e 5.500 giri/min, in gran parte grazie all'adozione di un sistema di iniezione ad acqua[4], già usata nelle competizioni automobilistiche e con una tipologia di tecnologia già utilizzata largamente nell'ambito aeronautico; questa tecnologia fa si che l'acqua controllata elettronicamente venga nebulizzata a una pressione di 10 bar e introdotta all'interno di un polmone posto prima dell'intercooler. Inoltre la M4 GTS è il primo modello di produzione e di serie ad essere dotato di iniezione ad acqua. Oltre alla maggiore potenza del motore, la M4 GTS è 27 kg più leggera della M4 Coupé con la trasmissione DCT automatica, arrivando ad un peso pari a 1.510 kg con un rapporto peso/potenza di 3,0 kg/CV. L'unità motrice viene abbinata al cambio M Dkg "Drivelogic" doppia frizione a sette marce, con la classica leva nel tunnel centrale e con le due palette al volante. Lo 0 a 100 km/h si riduce a soli 3,8 secondi, mentre la velocità massima è di 313 km/h. La M4 GTS ha girato al Nürburgring Nordschleife in soli 7 minuti 28 secondi, 24 secondi in meno rispetto alla M4 normale, 20 secondi in meno rispetto alla M3 GTS e con lo stesso tempo della Porsche Carrera GT.[5] Come prima mondiale in una vettura di serie, la M4 GTS ha dei fanali posteriori con tecnologia OLED[6], prima volta in assoluto su una vettura da produzione. I primi esemplari sono stati introdotti nel mercato dall'aprile 2016 ad un prezzo di circa 142.600 €. La produzione di questa versione si esaurisce all'inizio del 2017: nel mese di febbraio scompare dai listini della casa di Monaco.
  14. .
    ABARTH 124 SPIDER (FIAT)
    1/18 TOP SPEED SERIES (TSM TRUE SCALE)

    Year/Anno : 2016
    Color : White & Black/ Bianco con cofano nero
    My rating/Mio Voto : 87/100
    Materiale: Resin/Resina
    Price/Prezzo: about 120 Euro
    Limited Edition: 999 pieces/pezzi

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    L'Abarth 124 Spider è un'autovettura prodotta dalla casa automobilistica italiana Abarth dal 2016. Essa rappresenta la versione elaborata ad alte prestazioni dell'omonima spider costruita dalla Fiat.
    Il responsabile FCA in Europa Alfredo Altavilla ha annunciato nel novembre del 2015 una versione sportiva marchiata Abarth della nuova Fiat 124 Spider. Nel dicembre 2015 sono spuntati i primi muletti per i test pre-serie.

    Al salone dell'automobile di Ginevra del 2016 viene presentata ufficialmente l'Abarth 124 Spider.

    L'auto s'ispira alle linee della progenitrice Fiat 124 Abarth Rally, con prese d'aria più grandi e accattivanti, scarichi posteriori doppi Record Monza con Dual Mode (che apre una valvola nel silenziatore per avere all'occorrenza più rombo o silenziosità) e una carrozzeria con vernice bicolore con il cofano motore e del bagagliaio verniciati di nero come l'antenata e dettaglio di colore rosso quali lo spoiler anteriore, le calotte degli specchietti e il badge nella calandra.

    Gli interni, molto simili a quelli della scoperta nipponica, presentano finiture in Alcantara.

    Il motore MultiAir 1.4 turbo l4 arriva a erogare 170 CV e 250 Nm di coppia con una velocità massima di 232 km/h e una accelerazione da fermo nello 0-100 km/h di 6,8 secondi, grazie al peso contenuto in soli 1.060 kg (10 kg in più rispetto alla versione base che diventano 1080 col cambio automatico) e con una distribuzione del peso 50:50 tra gli assi. La trazione è posteriore con cambio manuale a 6 marce con l'opzione di un automatico con la stessa rapportatura e i freni prodotti dalla Brembo hanno dischi autoventilati anteriori con misure dimensionali di 280 mm con pinza a 4 pistoncini monoblocco fissa in alluminio.

    Meccanicamente i tecnici Abarth hanno modificato la gestione elettronica (con l'opzione di disattivare tutti i controlli elettronici), l'assetto e la ciclistica della scoperta torinese agendo sulle nuove sospensioni Bilstein, con l'adozione di un differenziale meccanico autobloccante.

    L'assemblaggio finale della vettura avviene nelle Officine Abarth di Mirafiori in Italia, dove le parti specifiche per ogni modello sono installati sulle vetture che provengono dalla linea di montaggio giapponese a Hiroshima insieme alla MX-5 e alla 124 normale.
    _____________________________

    The Abarth 124 Spider is a performance version of the Fiat 124 Spider (2016) manufactured by Mazda for FCA under the Abarth marque. It was introduced at the 2016 Geneva Motor Show along with the Abarth 124 Spider Rally racing car. Final assembly of the car takes place in the Officine Abarth in Turin, Italy, where the model specific parts are installed on the Japanese built roadster.
    The Abarth 124 carries over the 1,368 cc (1.4 L; 83.5 cu in) MultiAir turbo I4, upgraded to deliver 170 PS (125 kW; 168 bhp) at 5,500 rpm and 250 N⋅m (184 lb⋅ft) of torque at 2500 rpm. It has a top speed of 232 km/h (144 mph) and can accelerate from 0-100 km/h (62 mph) in 6.8 seconds.
    The Abarth 124 Spider features many changes from its Fiat counterpart. On the exterior these include Abarth badging, an optional black racing stripe hand-painted on the hood and decklid, and 17 inch aluminum wheels. The interior features heated black leather and microfiber sport seats with the option of leather and Alcantara suede Recaro seats. It also features a leather wrapped sport steering wheel and gear knob as well as red accent stitching.
  15. .
    FERRARI 250 GTO WINNER TOUR DE FRANCE 1964
    1/18 CMC (M-157)
    Drivers: Bianchi - Berger

    Year/Anno : 1964
    Color : Silver/Argento
    My rating/Mio Voto : 96/100
    Original price/Prezzo : €uro 400-550 (2018)
    Materiale: Die-cast
    Limited: 1500 units

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    Foto finale dal web

    MODELLI CORRELATI:
    FERRARI 250 GTO LE MANS'64 ---> https://jordanscars.forumfree.it/?t=76429083
429 replies since 16/12/2007
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